Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Rega Maria Luisa, Rubini Anna, Talucci Carlo, Settimi Veronica. Conoscenza e utilizzo di cure complementari nel paziente oncologico: indagine conoscitiva in alcune realtà romane. Infermiere Oggi 2010;20(3):21–28.
Added by: Barbara Gargano (22/08/2011 21:03:24) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Rega2010 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Cure complementari, Cure palliative, Cure palliative, Infermieristica in oncologia, Qualità di vita Autori: Rega, Rubini, Settimi, Talucci Collezione: Infermiere Oggi |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Nel corso degli ultimi decenni, nel mondo occidentale, si sta diffondendo l’interesse verso vari tipi di trattamenti, rimedi e filosofie terapeutiche denominato, nel suo complesso, con termini vari: medicine alternative, complementari, integrative, non ortodosse, olistiche e dolci. È il paziente oncologico quello che maggiormente vi ricorre, perché si trova a gestire una serie di sintomi e sequele legate non solo alla patologia di base ma anche alle terapie a cui deve sottoporsi. L’obiettivo di questo lavoro è: indagare la qualità di vita e lo stato di salute generale dei pazienti oncologici sottoposti a terapie tradizionali e verificare la conoscenza delle terapie complementari da parte degli stessi pazienti e fra chi ne usufruisce. Attraverso uno studio di prevalenza, è stato preso in esame un campione di 100 pazienti oncologici (presso tre strutture sanitarie di Roma) a cui è stato somministrato un questionario sulla qualità di vita e la conoscenza delle terapie complementari. Da ciò è emerso che l’utilizzo delle terapie tradizionali, e, maggiormente, la chemioterapia rispetto alla radioterapia, influenza la percezione della qualità di vita del paziente oncologico. Inoltre, una discreta percentuale del campione è a conoscenza di terapie complementari ma, meno della metà ha deciso di attuarle, traendone beneficio. In conclusione, è parso chiaro che nelle pratiche di cura quotidiane, quelle complementari non vengono ancora utilizzate, pur se consentirebbero di proporre prestazioni infermieristiche più qualificate e complete, nella considerazione “olistica” della persona, della sua profonda essenza e delle sue dimensioni psicologiche e socio-culturali. Added by: Barbara Gargano |