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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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De Marinis Maria Grazia, D'Angelo D. Il concetto di Continuità:una nuova prospettiva nelle Cure Palliative[Editoriale]. International nursing perspectives 2010;10(2/3):31–33. 
Added by: Teresa Compagnone (05/07/2011 10:05:23)   Last edited by: Teresa Compagnone (05/07/2011 10:06:06)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
ID no. (ISBN etc.): 1592-6478
Chiave di citazione BibTeX: DeMarinis2010b
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Categorie: Infermieristica clinica, Metodologia dell'assistenza infermieristica
Sottocategorie: Continuità assistenziale, Cure palliative
Autori: D'Angelo, De Marinis
Collezione: International nursing perspectives
Visualizzazioni: 1/1411
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Indice di Popolarità: 4.25%
Allegati    
Abstract     
Nell’articolo viene affrontato il problema dell’invecchiamento della popolazione e le problematiche correlate quali: le patologie incurabili e invalidanti e le malattie croniche. In questa prospettiva assumono particolare rilevanza le cure palliative viste nell’ambito della continuità assistenziale. Con l’approvazione della legge 38/2010 le cure palliative vengono considerate tra gli obiettivi prioritari del SSN italiano, così come l’attivazione di una rete di cure palliative è tra gli aspetti più rilevanti di questo testo legislativo. Haggerty et al. identificano due elementi fondanti della continuità assistenziale: la centralità del paziente, intesa come esperienza del tutto personale e la temporalità, intesa come effetto di interventi concatenati tra loro. In letteratura, inoltre, vengono descritte tre dimensioni fondamentali della continuità assistenziale: l’informazione, i servizi di cura, la comunicazione. Dimensioni che, spesso, sono di difficile attuazione nella pratica. Anche per questa ragione le strutture che erogano cure palliative dovrebbero essere organizzate come dei “servizi senza cuciture”, in grado di adattarsi al vissuto del paziente e quindi in grado di fornire una assistenza che rispetti e risponda alle preferenze, ai bisogni ed ai valori delle persone assistite.
(A cura di Teresa Compagnone)
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