Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Silla Alberto, Somenzi Olivia, Cavicchioli Andrea. Preparazione di un audit clinico infermieristico in un ospedale per acuti. Management Infermieristico 2009;15(4):9–16.
Added by: Maurizio Brunelli (22/04/2011 11:46:01) Last edited by: Alessandra Bonfigli (13/01/2013 12:41:07) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Silla2009 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Management, Metodologia della ricerca Sottocategorie: Sistema di gestione della qualità Autori: Cavicchioli, Silla, Somenzi Collezione: Management Infermieristico |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Obiettivi a. Testare una metodologia di preparazione di un audit clinico infermieristico riguardante l'assistenza a persone ricoverate in ospedale per un episodio acuto, quantificando l'impegno di risorse umane necessarie a preparare un audit clinico infermieristico. b. Offrire alle equipe interessate dei dati strutturati e validi circa il modo con cui è stato condotto il ragionamento clinico su alcuni bisogni assistenziali. c. Consentire una analisi sul modo con cui sono state utilizzate le diverse parti del dossier infermieristico. Metodi Stadio osservazionale descrittivo retrospettivo ad approccio quali-quantitativo. E'stato valutato, da coppie indipendenti di infermieri appositamente addestrate, un campione probabilistico randomizzato di dossier assistenziali (Perc.=0,30 Err. Ass. = 0,05) pari al 19,32% delle persone complessivamente transitate, in regime di ricovero ordinario, nei primi sei mesi dell'anno 2007, per un totale di 530 dossier di cui 301 maschi e 229 femmine - (3877 giornate di degenza ed 11531 annotazioni infermieristiche riportate sui diari infermieristici). Risultati I principali risultati sono stati i seguenti: - la preparazione dell'audit ha richiesto il lavoro di un gruppo di 20 infermieri e un impegno di circa 20 ore a persona per l'analisi della documentazione e la preparazione degli audit; - la metodologia adottata ha permesso di registrare cne nel 90,9% dei casi è emersa una discontinuità nella documentazione circa il ragionamento clinico condotto fra la fase di valutazione della persona e quella di individuazione dei bisogni. - il 56,2% dei difetti di pianificazione riguarda la fase di individuazione dei bisogni e degli obiettivi assistenziali. - nel 96,6% delle osservazioni è emersa una sotto-utlizzazione delle potenzialità della documentazione, soprattutto per quanto riguarda la fase della rivalutazione dei pazienti; - permangono, in maniera significativa (nel 22,9% delle registrazioni infermieristiche), delle annotazioni convenzionali che rendono inefficiente la documentazione - pur essendoci spazi appropriati all'interno del dossier, il 25% delle comunicazioni infermieristiche scritte riguarda le terapie e le indagini cliniche - solo nello 0,8% dei diari analizzati vi era traccia di annotazioni che si riferivano alla rilevazione e gestione di aspetti psico-relazionali e valoriali. Conclusioni La ricerca ha permesso di dimensionare l'impegno di risorse necessario a preparare un audit, operando una raccolta e analisi dei dati documentali in modo metodologicamente corretto. Ha inoltre consentito di tabulare i dati in modo utile a rendere efficace e propositiva la discussione all'interno dei gruppi di lavoro. Added by: Maurizio Brunelli Last edited by: Alessandra Bonfigli |