Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Scorzafave Salvatore, Nardella Sandro. Il nuovo sistema di cure domiciliari integrate e di standard assistenziali: un’analisi epidemiologica per la stima del fabbisogno in Calabria. Sanità Pubblica e Privata 2011(1):48–56.
Added by: Silvia Sferrazza (03/04/2011 14:48:30) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Scorzafave2011 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica di comunità, Strutture sanitarie Sottocategorie: Assistenza domiciliare integrata (ADI) Autori: Nardella, Scorzafave Collezione: Sanità Pubblica e Privata |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Le CD (Cure domiciliari) rivestono un ruolo sempre più importante nel migliorare l’appropriatezza degli interventi, i benefici in termini di salute per la popolazione e l’ottimizzazione della spesa sanitaria. In relazione ai bisogni di tipo complesso a cui rispondono, le CD si articolano in CDI (Cure domiciliari integrate) e CDP (Cure domiciliari palliative). La programmazione delle CD dovrebbe sempre avere alla base una valutazione del fabbisogno assistenziale per evitare squilibri tra domanda ed offerta. Questo lavoro indaga il fabbisogno di assistenza domiciliare nella Regione Calabria utilizzando come metodo una standardizzazione indiretta, avvalendosi di tassi specifici di bisogno assistenziale recentemente definiti dall’ARS (Agenzia regionale sanitaria) Toscana. I risultati portano a una stima di assistibili in CDI e CDP, per tutta la Regione, di 14.927 individui. Di questi, 14.347 sono soggetti anziani corrispondenti al 3,78 % del totale degli anziani, un valore di poco superiore a quello dell’indicatore S.06 (3,5% – percentuale di anziani assistiti in Assistenza domiciliare integrata sul totale degli ultra sessantaquattrenni), obiettivo di servizio da raggiungere entro il 2013. Per quanto riguarda il fabbisogno di personale, si stima, per l’intera Regione, un fabbisogno di 463 unità infermieristiche e 726 OSS (Operatori Socio-Sanitari), corrispondenti a un numero di unità di personale ogni 100.000 abitanti di 23 per gli infermieri e 36 per gli OSS. Il lavoro rappresenta un primo contributo, da integrare nel tempo, a supporto della Regione nei processi di programmazione dell’offerta dei servizi. Added by: Silvia Sferrazza |