Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Pellegatta Chiara. Tutor clinico tra Università e Azienda sanitaria: ruolo o funzione per il professionista infermiere? L'infermiere 2010;54(5-6):45–48.
Added by: Antonella Punziano (29/03/2011 15:40:41) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Pellegatta2010 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Legislazione, Management, Scienze della formazione Sottocategorie: Contratti di lavoro, Formazione del personale, Formazione universitaria, Legislazione sanitaria Keywords: Contratti collettivi di lavoro, Formazione universitaria Autori: Pellegatta Collezione: L'infermiere |
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Allegati |
Abstract |
Gli autori descrivono un’indagine effettuata nelle università del territorio lombardo, al fine di comprendere se, a oggi, il tutorato clinico sia considerato un ruolo o una funzione. Partendo dalla disamina della letteratura, della normativa, dal CCNL e dagli articoli scientifici reperiti da banche dati biomediche generali e specifiche del settore clinico-assistenziale ed educativo, sono stati raccolti dati relativi all’attività del tutor clinico, al fine di poter comparare quanto previsto con quanto emerso. Lo studio è stato condotto tra settembre-ottobre 2009 con riferimento all’a.a. 2008-2009; l’indagine utilizzato un questionario semi-strutturato per la raccolta di dati quali-quantitativi, somministrato ai coordinatori didattici dei Corsi di laurea in Infermieristica del territorio lombardo. Lo studio ha evidenziato che le potenzialità della figura sono poco utilizzate nell’attuale organizzazione universitaria, dove il tutor clinico spesso si limita a verificare l’acquisizione, da parte dello studente, di abilità gestuali e familiarità con l’ambito clinico. Il tutorato clinico si limita a essere una funzione attribuita all’infermiere, limitata nel tempo, aggiuntiva rispetto all’attività clinica e circoscritta a una serie di attività progettate e richieste dall’organizzazione universitaria. Dalla letteratura emerge, invece, un chiaro profilo dell’infermiere-tutor clinico, al quale sono affidate responsabilità precise, a fronte di competenze incentrate sulla relazione d’aiuto e su una competenza decisionale ancorata a prove d’efficacia sempre aggiornate e al pensiero critico. In quest’ottica l’attività di tutorato clinico non può che essere definita un ruolo: se riconosciuto, motiverebbe il professionista a investire energie e risorse al fine di acquisire le competenze e i requisiti necessari per ricoprirlo. L’interazione costruttiva tra Università e Azienda sanitaria rappresenta l’unica possibile strada da perseguire per sostenere la trasformazione da quella che fino a oggi è considerata una funzione al riconoscimento del ruolo. (A cura di Antonella Punziano). Added by: Antonella Punziano |