Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Bernardi Maria Teresa, Zanotti Renzo. La valutazione della dentatura nei disabili: uno studio caso controllo. Professioni infermieristiche 2010;63(4):239–249.
Added by: Tania Diottasi (23/03/2011 11:04:37) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Bernardi2010 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieristica in gastroenterologia, Infermieristica in psichiatria Keywords: , Contenzione Autori: Bernardi, Zanotti Collezione: Professioni infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). In letteratura il cattivo stato della dentatura nei disabili per ritardo intellettivo è la condizione secondaria che risulta tra le principali cause di limitazione delle attività quotidiane quali difficoltà nell’alimentazione, impedimenti nel parlare, dolori disturbi del sonno, perdita di capacità operativa e diminuzione dell’autostima. Lo studio si propone di produrre informazioni sullo stato della dentatura dell’utenza disabile con ritardo intellettivo che afferisce ai centri diurni. E’ stato adottato un disegno descrittivo di relazioni tra variabili, con campionamento trasversale sistematico costituito da 65 soggetti – disabili mentali – di età compresa tra 19 e 44 anni con gruppo caso-controllo reclutato con criterio di convenienza (volontari) costituito da 60 soggetti non disabili, comparabile per variabili personali. La rilevazione dei dati e la misura dello stato di salute sono stati ottenuti con la messa a punto di due strumenti: 1) griglia di osservazione della dentatura con scala di valutazione delle alterazioni; b) griglia di uguale contenuto ma con auto-valutazione per gruppo di controllo. I risultati evidenziano una significativa differenza nel numero medio di denti mancanti (9,2) nel campione con disabilità intellettiva in comparazione con il dato medio (2,3) nel gruppo di controllo. Tuttavia, la media di 9,2 denti mancanti del campione italiano è migliore del dato internazionale di confronto e cioè 12,3 e 12 rispettivamente per soggetti disabili e controllo (Owens, 2006). Added by: Tania Diottasi |