Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Palombo Liana, Federico Bruno, Indigeno Patrizia, Capelli Giovanni. Rischi per la salute associati al lavoro in turni notturni: uno studio trasversale in un campione di infermiere delPresidio ospedaliero“Santa Scolastica” di Cassino. Professioni infermieristiche 2010;63(2):77–85.
Added by: Tania Diottasi (21/03/2011 12:51:19) Last edited by: Tania Diottasi (21/03/2011 12:52:31) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Palombo2010a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Management Sottocategorie: Organizzazione del lavoro, Riposo e sonno, Sicurezza Autori: Capelli, Federico, Indigeno, Palombo Collezione: Professioni infermieristiche |
Visualizzazioni: 1/2111
Indice di Visite: 25% Indice di Popolarità: 6.25% |
Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Il lavoro a turni può ripercuotersi negativamente sulla qualità dell’assistenza al paziente degli infermieri, per il manifestarsi di infortuni ed errori, interferire con la loro vita privata e determinare problemi di salute. Particolarmente frequenti nei lavoratori a turni sono i disturbi del sonno, le infermiere turniste sono più esposte a tali rischi rispetto ai colleghi maschi, per differenze di “genere” nei problemi di salute e per maggiori condizionamenti socio-familiari. Questo studio, dal disegno trasversale, ha valutato, attraverso la somministrazione di un questionario auto-compilato, la frequenza dei problemi psicofisici in 58 infermiere del Presidio ospedaliero “Santa Scolastica” di Cassino, indagato quali fossero i fattori maggiormente correlati ai disturbi del sonno ed analizzato le strategie preventivamente individuali ed organizzative, attuate per contrastare tali problemi. L’indagine ha evidenziato un’elevata prevalenza di disturbi da inadeguato riposo (stanchezza 67%; cefalea 50%; nervosismo 36%; difficoltà di concentrazione 33%). Anzianità anagrafica e lavorativa, insieme a scarse capacità organizzative si associavano ad un sonno meno duraturo e regolare anche per effetto dei turni irregolari, della convivenza con figli e del sovraccarico familiare. Oltre la metà delle infermiere riportava di dormire prima del turno notturno e , subito dopo la notte lavorativa, al buio, piuttosto che al silenzio o col telefono staccato. La direzione oraria della turnazione rispettava congrue pause di riposo. Occorre costruire un sistema di sorveglianza dei disturbi derivanti dal lavoro notturno ed attuare interventi preventivi che considerino le difficoltà derivanti dalla gestione concomitante del carico lavorativo e familiare. Added by: Tania Diottasi Last edited by: Tania Diottasi |