Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Zenobi Carla, Nada Danut, Amato Maria. La gestione del catetere vescicale nei pazienti con patologia vertebro-midollare: uno strumento di valutazione per la rimozione. Professioni infermieristiche 2010;63(2):107–114.
Added by: Tania Diottasi (21/03/2011 11:05:25) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Zenobi2010 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Eliminazione, Igiene e tecnica ospedaliera, Igiene e tecnica ospedaliera, Infermieristica in neurochirurgia, Infermieristica in urologia, Percorso diagnostico-terapeutico ass. (PDTA) Keywords: Cateterismo vescicale, Infezioni correlate all'assistenza, Procedure assistenziali Autori: Amato, Nada, Zenobi Collezione: Professioni infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Circa il 35%-40% delle infezioni ospedaliere sono localizzate nel tratto urinario e il 75%-80% è associata all’uso di catetere vescicale. La rimozione del catetere vescicale rappresenta un momento strategico per il paziente operato di patologia vertebro-midollare, per la possibile presenza di vescica neurologica; a tutt’oggi non esiste uno strumento oggettivo di valutazione per supportare la decisione di rimozione del catetere vescicale. Scopo di questo studio è creare e sperimentare uno strumento oggettivo di valutazione per la rimozione del catetere vescicale in questi pazienti per ridurre l’incidenza della infezioni vie urinarie e dei cateterismi post-rimozione. E’ stato condotto uno studio uno studio di tipo caso-controllo su un campione di 139 pazienti ricoverati per patologie vertebro-midollari presso la neurochirurgia del Policlinico Umberto I di Roma nel periodo maggio 2008 – febbraio 2009. E’stata creata una scheda di raccolta dati e monitoraggio per tutti i pazienti, ed una scala di valutazione per il gruppo sperimentale, includendo quattro variabili che possono influire su una minzione efficace: percezione sensoriale, mobilità, dolore, disturbi sfinterici preesistenti. Risultati: I tempi medi di cateterismo sono stati minori nel gruppo sperimentale (1,97 giorni –ds. 1,66) rispetto al gruppo di controllo (2,71 –ds. 2,66). La ritenzione urinaria post-rimozione si è riscontrata nel 9,3% nel gruppo sperimentale, e nel 15,2% nel gruppo di controllo. Ha praticato cateterismo permanente post-rimozione il 4,65% dei casi nel gruppo sperimentale, e il 15,2% nel gruppo di controllo. L’incidenza elle infezioni delle vie urinarie è stata di 6,52% nel gruppo di controllo e 0 nel gruppo sperimentale. Added by: Tania Diottasi |