Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Domenighetti Gianfranco. Promozione della salute e accanimento diagnostico e terapeutico preventivo. Educazione sanitaria e promozione della salute 2010;33(2):148–155.
Added by: Laura Soldà (19/03/2011 18:11:29) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista ID no. (ISBN etc.): 1124-3651 Chiave di citazione BibTeX: Domenighetti2010 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Igiene, Infermieristica clinica Sottocategorie: Epidemiologia, Prevenzione Keywords: Educazione sanitaria, Promozione della salute Autori: Domenighetti Collezione: Educazione sanitaria e promozione della salute |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dalla rivista) Obiettivi: nel 1978 la dichiarazione di Alma Ata, venticinque anni or sono (1986) la Carta di Ottawa e successivamente quelle di Giacarta (1997) e Bangkok (2005) fondandosi su evidenze epidemiologiche e valide intuizioni, facevano presente alla politica il ruolo centrale della promozione della salute dell’educazione sanitaria. Al di là delle dichiarazioni declamatorie e di qualche micro-esperienza riuscita l’implementazione dei principi delle varie carte promosse dall’OMS è stata in larghissima misura disattesa. Metodo: viene analizzato il processo di sviluppo della promozione della salute. Si tratta di una tecnologia per definizione “povera”, quasi totalmente oscurata dalla dinamica in fase di significativa accelerazione, di sistematica medicalizzazione di tipo “preventivo” della società e della vita. Un processo fondato sulla comunicazione, sul marketing e sui conflitti di interesse, promosso e sostenuto, direttamente o indirettamente tramite i fornitori di prestazioni, dai produttori di tecnologia medico-sanitaria il cui obiettivo, legittimo, è quello di espandere i mercati e aumentare i profitti. Viene esaminato come ciò si concretizza: espansione su tre livelli del dominio della medicina, sul piano quantitativo (abbassamento delle soglie che definiscono “il patologico”), sul piano temporale (promozione della diagnosi precoce) e sul piano qualitativo (definizione di “nuove” malattie). Si esamina la dinamica, resa possibile dall’asimmetria informativa che caratterizza a tutti i livelli il “mercato” della sanità, e le conseguenze sull’ansia e l’angoscia individuale e sociale, sull’induzione della domanda, sulle capacità di finanziamento, quindi sulla durabilità, dei sistemi sanitari ad accesso equo e “universale”. Conclusioni: da cui l’importanza di affiancare alla tradizionale politica sanitaria di tipo strutturale entrata sull’organizzazione, la gestione e il finanziamento dei servizi, anche una politica sanitaria di tipo culturale fondata sulla comunicazione istituzionale che miri ad un riequilibrio dell’asimmetria informativa tramite il potenziamento delle conoscenze a base della domanda allo scopo di ridurre il consumismo e ricondurre le attese della società alla realtà dell’evidenza. Added by: Laura Soldà |