Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Mazzitelli Flavia. Vantaggi e svantaggi degli SPDC a porte aperte. NEU 2010;29(1):5–12.
Added by: Simonetta Ugolini (11/01/2011 18:24:46) Last edited by: Simonetta Ugolini (11/01/2011 18:26:00) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Mazzitelli2010a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica specialistica, Strutture sanitarie Sottocategorie: Infermieristica in psichiatria, Infermieristica in psichiatria Keywords: Contenzione Autori: Mazzitelli Collezione: NEU |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Il cambiamento indotto dalla legge 180 del 1978 e, soprattutto, il suo completo recepimento all’interno della Riforma Sanitaria nello stesso anno, si è sostanziato nella trasformazione della psichiatria da una disciplina che custodiva ed internava ad una che ha l’obiettivo di riabilitare e reintegrare i malati di mente della società. Al concetto di custodia ed internamento si sono quindi sostituiti i concetti di cura e riabilitazione. Ciononostante in molti Servizi Psichiatrici di Diagnosi i pazienti vengono tenuti segregati in reparto, non possono uscire liberamente, la porta è chiusa a chiave. Questo comportamento è in violazione degli articoli 13 e 32, in quanto indurre il paziente a restare in uno spazio nel quale non intende soggiornare mediante la chiusura delle porte rappresenta una forma di coercizione che limita la libertà individuale. Questo comportamento può essere modificato: vi sono infatti in Italia SPDC, nei quali la porta del reparto viene tenuta aperta. In questa prospettiva si è svolta un’indagine conoscitiva per verificare i comportamenti agiti nei SPDC della città di Torino e provincia, rilevare quali sono secondo gli infermieri i vantaggi e gli svantaggi legati all’uso dell’apertura o della chiusura a chiave della porte d’ingresso/uscita nei SPDC dello stesso territorio e valutare le eventuali differenze di opinione tra infermieri che lavorano in SPDC a porte chiuse. Per la rilevazione dei dati sono stati utilizzati un’intervista semi-strutturata ai coordinatori dell’unità operative indagate ed un questionario per gli infermieri delle stesse unità operative. Sono state analizzate le opinioni degli infermieri di tutti i SPDC di Torino e provincia. I risultati conseguiti consentono di affermare che gli infermieri, che lavorano in reparti a porte aperte, abbiano opinioni più nette rispetto agli altri e che siano complessivamente più convinti che la chiusura delle porte non sia vantaggiosa. L’alta adesione allo studio, conferma la necessità di lavorare ancora sull’argomento. Le prospettive di questo lavoro potrebbero evolvere sia verso l’indagine su un territorio più ampio, ma anche verso l’analisi dei bisogni formativi degli infermieri dei SPDC. Added by: Simonetta Ugolini Last edited by: Simonetta Ugolini |