Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Andriolo Fosca, Bertollo Morgan, Bragagnolo Sergio, Caoduro Luciano, Caon Marisa, Daminato Monica, et al. Una epidemiologia senza numeri: gli infermieri raccontano la loro percezione-gestione dei disturbi comportamentali dell'anziano. Assistenza infermieristica e ricerca 2007;26(1):24–31.
Added by: Alessandro Pizzalla (19/07/2007 11:02:04) Last edited by: Alessandro Pizzalla (11/06/2008 12:05:44) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Andriolo2007a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieristica in geriatria, Infermieristica in psichiatria Keywords: Contenzione Autori: Andriolo, Bertollo, Bragagnolo, Caoduro, Caon, Cecchetto, Daminato, De Sabbata, Dei Tos, Favaro, Fraccaro, Frattin, Lefter, Lepore, Malvestio, Mardigan, Pellizzon, Tieppo, Totaro, Visentin, Zanatta, Zonta Collezione: Assistenza infermieristica e ricerca |
Visualizzazioni: 1/2840
Indice di Visite: 27% Indice di Popolarità : 6.75% |
Allegati | URLs http://www.air-online.it |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Obiettivo. Valutare la praticabilità di strategie di formazione-assistenza che valorizzano la soggettività infermieristica nella gestione dei problemi comportamentali nell'anziano. Metodo. Attraverso un lavoro di gruppo, il personale infermieristico di un centro residenziale per anziani propone, con narrazioni personali, il proprio punto di vista relativo a: 1. La definizione del disturbo comportamentale. 2. Le strategie adottate prima del, o in alternativa al, ricorso a farmaci psicotropi. 3. L'esperienza di risposte significative ottenute con interventi non farmacologici. Risultati. Le narrazioni in risposta alle tre domande vengono riportate integralmente, caso per caso, per documentare, con le loro viariabilità di linguaggi, di concettualizzazioni, di pratiche, da una parte la necessità, dall'altra le potenzialità ed i limiti di comportamenti infermieristici assistenziali che privilegiano pratiche concrete di ascolto, che permettono anche la migliore percezione ed esplicazione del ruolo. Conclusioni. La narrazione può incorporarsi in modo efficace nell'assistenza, come strumento di formazione e modalità di ricerca, specie in aree grigie dal punto di vista delle evidenze e che richiedono una più esplicita assunzione di responsabilità da parte infermieristica. Added by: Alessandro Pizzalla Last edited by: Alessandro Pizzalla |