Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Tarini Giulia, Campanelli Tamara, Fallani Mauro. La maxiemergenza ospedaliera: utilizzo del triage S.M.A.R.T.. Scenario 2009;26(1):6–9.
Added by: Francesca Verde (15/12/2010 02:33:09) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Tarini2009 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieristica in area critica Autori: Campanelli, Fallani, Tarini Collezione: Scenario |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). In questi ultimi anni la gestione delle calamità è oggetto di molte discussioni fra sanitari e laici a causa della poca capacità di gestire questa tipologia di eventi. Per questo si è alla ricerca di un sistema che apporti un miglioramento della qualità dell’assistenza alle vittime, cercando contemporaneamente la risposta più opportuna a questi eventi. Queste calamità impongono alle strutture sanitarie, in particolar modo ai pronto soccorso, di dover assistere contemporaneamente un numero di pazienti enormemente più alto rispetto alla norma e con patologie tipiche di una maxiemergenza (traumatizzati gravi, ustionati, pazienti con gravi emorragie, in shock, ecc.) In questo studio si è voluto validare uno strumento di triage di massa, il metodo S.M.A.R.T. (Simple Method for Advanced and Rapid Triage), mettendolo a confronto con quello attualmente in uso per verificarne innanzitutto la sua attendibilità e quindi il suo possibile utilizzo routinario. Sono stati valutati 301 pazienti afferiti al pronto soccorso dell’ospedale di Fano nel mese di luglio 2007. Tutti sono stati esaminati sia con il metodo di triage S.M.A.R.T. che con quello tradizionale. I risultati hanno dimostrato un indice di attendibilità molto elevato del metodo S.M.A.R.T.: l’83,4% dei codici è sovrapponibile a quello usuale. L’utilizzo del nuovo sistema di valutazione non ha comunque provocato un ritardo nella valutazione dei pazienti. Le differenze individuate fra i due metodi sono legate al fatto che lo S.M.A.R.T. nasce per una pratica straordinaria per cui il suo obiettivo è quello di garantire un triage veloce trattando immediatamente i codici rossi avanzati (pazienti che necessitano di manovre salvavita). I pazienti con i codici bianchi non hanno trovato corrispondenza nel nuovo metodo in quanto non sono presenti durante una maxiemergenza. In conclusione si può affermare che il metodo S.M.A.R.T. è risultato valido ed efficace nella valutazione del paziente che accede al pronto soccorso sia in condizioni ordinarie che durante una maxiemergenza. Added by: Francesca Verde |