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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Poletti Nicola. Applicazione di protesi auricolari antirumore in pazienti sottoposti a ventilazione con casco NIV: effetti sul sonno in terapia intensiva. Scenario 2010;27(1):4–11. 
Added by: Francesca Verde (09/12/2010 04:44:17)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Poletti2010
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Categorie: Infermieristica specialistica, Metodologia della ricerca
Sottocategorie: Infermieristica in area critica
Keywords:
Autori: Poletti
Collezione: Scenario
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Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall’articolo).
Nelle unità di terapia intensiva l’ambiente non è favorevole per un adeguato ripristino del sonno, dimostrato dalla frammentazione e dalla disorganizzazione del ritmo sonno veglia. Molti fattori contribuiscono a tali anomalie, riguardo al paziente, ai fattori ambientali, stress emotivo, delirio e disfunzione neuro cognitive, prolungamento della ventilazione meccanica, difficoltà di guarigione delle ferite e cambiamenti nel comportamento.
Obiettivo: determinare se la riduzione degli stimoli rumorosi, mediante l’utilizzo di protesi auricolari antirumore durante il riposo notturno in pazienti ricoverati in terapia intensiva soggetti a ventilazione non invasiva con casco, influisca e modifichi la quantità e la qualità del sonno.
Materiali e metodi: studio prospettico, randomizzato, caso controllo. Sono stati arruolati pazienti di età > 18 anni, di entrambi i sessi, ricoverati in UTI per almeno 24 ore, con diagnosi di ingresso di insufficienza respiratoria acuta trattata con supporto ventilatorio di tipo non invasivo (NIV). Criteri di esclusione: pazienti post chirurgici , con neuropatia muscolare cerebrale vascolare, con ipo/ anacusia, in trattamento con farmaci sedativi e o ansiolitici, con malattie psichiatriche accertate. Randomizzato in due gruppi:
1. Gruppo CT: pazienti con casco NIV nei quali dalle ore 23.00 alle ore 6.00 vengono mantenute posizionate protesi auricolari antirumore.
2. Gruppo ST: pazienti con casco NIV senza protesi nelle ore notturne.
Nei due gruppi di trattamento sono stati raccolti Indice Bispettrale (BIS), parametri emodinamici, episodi di delirio, richiesta di farmaci ipno induttori.
Risultati: differenze statisticamente significative sono state riscontrate tra i singoli valori in diverse rilevazioni. L’andamento complessivo delle mediane nel corso dell’intera nottata ha evidenziato una differenza statisticamente significativa (p<0.01) con valori migliori nel gruppo CT rispetto al gruppo di controllo.
Conclusioni: il costo trascurabile e il basso livello d’invasività e disconfort delle protesi auricolari antirumore rendono preferibile un intervento primario per favorire il sonno, riducendo e potenziando l’utilizzo di farmaci sedativi.
Added by: Francesca Verde