Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Catallozzi Paolo, Latina Roberto, Fabriani Loredana. Assistenza infermieristica nella valutazione della disfagia e nell’alimentazione al paziente con stroke: revisione della letteratura. L'infermiere 2010;54(4):15–22.
Added by: Antonella Punziano (01/12/2010 12:46:46) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Catallozzi2010 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Management Sottocategorie: Alimentazione, Infermieristica in neurologia Autori: Catallozzi, Fabriani, Latina Collezione: L'infermiere |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). L’ictus è la terza causa di morte al mondo e la prima causa di morbilità. Per il numero di pazienti coinvolti (700.000 negli USA) e per i costi sanitari associati è divenuto una condizione di interesse sanitario. Le sequele che caratterizzano questi pazienti sono invalidanti, con riflessi sociali, assistenziali e lavorativi. negli ultimi anni si è prestata attenzione alla disfagia, sottovalutata dagli operatori sanitari, ma ritenuta un importante fattore di mortalità, sia come indice prognostico negativo sia per la restitutio ad integrum del paziente. malnutrizione, disidratazione, aspirazione e polmonite sono le complicanze principali della disfagia; per quest’ultima un suo riconoscimento precoce è essenziale per gli esiti. Attraverso una revisione della letteratura si è cercato di studiare come gli infermieri possano incidere sulla gestione della disfagia e quali raccomandazioni siano utili per standardizzare gli interventi; ciò si traduce nell’utilizzo di scale di valutazione validate e nella costruzione di un piano di gestione dietetico-terapeutico efficace. Dalla ricerca bibliografica sono stati rilevati 386 articoli, di cui 20 pertinenti. Sono state consultate le più autorevoli linee guida per l’acquisizione delle raccomandazioni secondo evidenza. Sono state selezionate 31 raccomandazioni, di cui 13 sulla valutazione disfagica e 18 su quella nutrizionale. Le raccomandazioni ottenute sono di basso grading, dovute a limitati studi statisticamente significativi. Tuttavia l’applicazione delle stesse e degli interventi terapeutici sono consigliati per una ragionevole plausibilità biologica della loro efficacia e per l’assenza di controindicazioni. La standardizzazione del trattamento gestione della disfagia è un processo non ancora chiaro, anche in italia; si auspica che in futuro le prestazioni sanitarie possano essere più appropriate. Lo studio ha messo in evidenza l’importanza della formazione infermieristica, per l’utilizzo di screening ad hoc, per il riconoscimento dei rischi, della sintomatologia e dei postumi della disfagia: essi possono indirizzare verso un percorso terapeutico più idoneo dei soggetti disfagici. Si potrà garantire sia un ottimale intervento dietetico-terapeutico sia un’assistenza avanzata, attraverso il coinvolgimento di altre figure del team multidisciplinare. Added by: Antonella Punziano |