Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Genga G, Appignanesi R, Marinelli L, Lucarini Gemma, Piatti Isabella, Bagalini Claudia, et al. L’esperienza di gestione dell’errore nella pratica assistenziale di un presidio ospedaliero. Parte prima. Rischio Sanità 2003(10):21–29.
Added by: Claudia Onofri (28/11/2010 03:16:10) Last edited by: Alessandra Bonfigli (05/11/2011 17:23:23) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Genga2003b Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Economia sanitaria, Infermieristica clinica, Management Sottocategorie: Risk management, Sicurezza, Sistema di gestione della qualità Keywords: Risk management Autori: Appignanesi, Bagalini, Corsetti, Genga, Lucarini, Marinelli, Micozzi, Piatti, Porzi, Rocchi Collezione: Rischio Sanità |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Viene illustrata l’esperienza di Clinical risk management (CRM) condotta nell’AUSL 9 (Azienda unità sanitaria locale) di Macerata nell’ambito della sperimentazione nazionale promossa dal Tribunale dei diritti del malato (TDM). Dall’ottobre 2001, l’Unità operativa (UO) di Ostetricia e Ginecologia e l’UO di Pronto Soccorso sono state coinvolte nella sperimentazione e partecipano all’Unità di gestione del rischio aziendale (UGRA) coordinata dalla Direzione medica di presidio, che ha promosso due indagini retrospettive sugli eventi avversi, ha analizzato i dati emersi dai flussi informativi esistenti (richieste di risarcimento, reclami, reazioni avverse a farmaci o a trasfusioni, segnalazioni relative a dispositivi medici) e ha attivato un sistema di segnalazione degli eventi avversi. Sulla base di quanto emerso sono state messe in atto alcune misure correttive e individuati obiettivi da inserire nel budget 2003. Attualmente l’UGRA sta procedendo alla redazione della mappa dei rischi e del programma aziendale di riduzione degli stessi. Si ritiene che l’esperienza illustrata possa dimostrare quanto un sistema di CRM possa contribuire a un’analisi dei processi focalizzando l’attenzione sulla dimensione (che viene spesso trascurata nei programmi qualità) dell’errore umano o dell’organizzazione, rendendo ogni evento avverso occasione di verifica e riflessione affinché non abbia a ripetersi, ovvero fornendo l’organizzazione di memoria. Added by: Claudia Onofri Last edited by: Alessandra Bonfigli |