Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Cesar Debora, Basso Sonia, Postir Clelia, Cesar Monica. L'uso della musicoterapia in rianimazione nel paziente con patologia cronica. Sperimentazione di un protocollo integrato. Scenario 2010;27(2):17–25.
Added by: Francesca Verde (28/09/2010 23:08:05) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Cesar2010 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieristica in area critica Autori: Basso, Cesar, Cesar, Postir Collezione: Scenario |
Visualizzazioni: 1/1663
Indice di Visite: 19% Indice di Popolarità : 4.75% |
Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). La musicoterapia si dimostra un efficace trattamento complementare per la riduzione dello stress, ansia e dolore. La ricerca ha trovato che la frequenza respiratoria e cardiaca oltre all’ansia si riducono dopo una sessione di musica in pazienti sottoposti a ventilazione meccanica. Pochi sono invece gli studi svolti nei pazienti in coma e con trauma cranico nella fase critica sebbene per le informazioni limitate vi sia evidenza che la musica riduca l’agitazione e lo stato confusionale, migliori l’umore e faciliti la comunicazione. Scopo: un gruppo di infermieri delle terapie intensive dell’ospedale di Udine ha elaborato un protocollo sulla stimolazione sonoro musicale in collaborazione con un musico terapeuta, allo scopo di adottare una linea di condotta uniforme che rispecchi le evidenze scientifiche. L’implementazione di tale protocollo comporterà un successivo studio osservazionale sugli effetti della musica e degli stimoli sonori correlati al comportamento di pazienti tra 15 e 65 anni, affetti da trauma cranico, ESA, posto neurochirurgici e neurolesi, a 72 h dal ricovero sino alla fase riabilitativa. Metodo: il protocollo si compone di una scheda di anamnesi sonoro musicale, di invertenti distinti secondo le competenze infermieristiche e musicoterapiche e in base al livello funzionale cognitivo attuale del paziente (secondo la Level Cognitive Function); oltre a una fase di valutazione degli interventi tramite scale di valutazione neurologica, scale di agitazione sedazione, registrazione dei parametri vitali e dei tempi di svezzamento. Si prevedono i seguenti risultati: una riduzione degli episodi di inerzia e o di agitazione psicomotoria e disorientamento nella fase di risveglio ridotto uso dei mezzi di contenzione; maggior regolarità dei ritmi sonno veglia; rinforzo dell’attenzione selettiva e dei riferimenti spazio temporali; ridotti tempi di svezzamento. Tutto questo sarà svolto nell’ottica di ottimizzare i tempi di degenza, migliorare la qualità di vita e accelerare la fase riabilitativa. Added by: Francesca Verde |