Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Snaidero Diego. Dall’ausiliario all’OSS (operatore socio sanitario): analisi storico giuridica delle figure di supporto dell’assistenza. (Parte prima). Management Infermieristico 2003;9(2):43–48.
Added by: Silvia Sferrazza (22/07/2010 16:07:33) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Snaidero2003 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Gruppi occupazionali Sottocategorie: Personale ausiliario Autori: Snaidero Collezione: Management Infermieristico |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). La comparsa della figura dell’OSS ha riproposto il dibattito già sviluppato al tempo dall’avvento dell’Operatore Tecnico addetto all’Assistenza (OTA), sollevando dubbi e preoccupazioni. In realtà, l’introduzione di quest’operatore è congruente con l’evoluzione professionale e culturale dell’infermiere e costituisce un elemento di valorizzazione delle sue funzioni. Per comprendere appieno questa affermazione e coglierne le implicazioni è opportuno procedere a un’analisi del contesto storico, giuridico e organizzativo nel quale sono maturate le condizioni che hanno portato alla nascita dell’OSS, a partire dall’entrata in vigore della legge che ha recepito l’Accordo di Strasburgo, sottoscritto dall’Italia nel 1967. Accordo che ha posto le basi per la crescita della professione infermieristica e ha determinato la soppressione di tutte quelle figure la cui formazione e i cui attestati erano incompatibili con il modello di infermiere disegnato dall’Accordo in questione. I cambiamenti nella struttura demografica della popolazione intervenuti nell’ultimo ventennio e la conseguente differenziazione della domanda di prestazioni assistenziali hanno poi impresso un’ulteriore svolta al processo di professionalizzazione degli infermieri. Il legislatore è stato indotto, anche a seguito delle pressanti richieste provenienti dai soggetti che nel frattempo avevano assunto un ruolo sempre più importante nell’assistenza agli anziani, a proporre la formazione di operatori che potessero validamente collaborare con i professionisti sanitari di area infermieristica e riabilitativa nella gestione dei processi assistenziali. La questione da affrontare, quindi, corrisponde a due ordini di bisogni: soddisfare una domanda di assistenza sempre più orientata al mantenimento dell’utente nel suo ambiente sociale e consentire l’evoluzione culturale e professionale degli infermieri. È ciò che si intende discutere. Added by: Silvia Sferrazza |