Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Brunetti Giancarlo. Infermieri in prima linea contro l'AIDS. Obbiettivo professione infermieristica 2009;19(2):14–15.
Added by: Carmela Regalbuto (14/07/2010 23:24:07) Last edited by: Carmela Regalbuto (29/07/2011 09:52:25) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Brunetti2009 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Gruppi occupazionali, Igiene, Infermieristica clinica, Organizzazione delle professioni sanitarie, Scienze della formazione Sottocategorie: Associazioni infermieristiche internazionali, Didattica, Prevenzione Autori: Brunetti Collezione: Obbiettivo professione infermieristica |
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Allegati |
Abstract |
Sara, giovane ragazza africana ultima di cinque figli, nonostante abbia perso prima la madre infermiera e poi il padre a causa della pandemia di HIV/AIDS è stata una delle poche fortunate perchè è entrata a far parte di un progetto (il GCEF) che le ha cambiato la vita permettendole di studiare per poter, a sua volta, aiutare gli altri. Il GCEF (GIRL CHILD EDUCATION FUND) promosso dall' ICN .(International Council of Nurses) in collaborazione con il FNIF ( Florence Nightingale International Fund) sostiene l' istruzione delle ragazze di età inferiore ai 18 anni nella scuola primaria e secondaria, i cui genitori, molti dei quali infermieri, sono morti di AIDS. Ogni ragazza inclusa nel programma è affiancata da un infermiere volontario che la segue a scuola e a casa. La loro educazione contribuisce a migliorare la salute, la pianificazione famigliare, abbassa il tasso di mortalita materno-infantile, e di infezione da AIDS. Il progetto è motivo di orgoglio per gli infermieri che ne fanno parte perchè aiuta le popolazioni africane a sradicare povertà estrema e fame, garantisce l' educazione primaria, promuove la parità dei sessi e l' autonomia delle donne. L'uso di precauzioni standard, seppure con limitate attrezzature di protezione, l' educazione sanitaria e l' informazione rimangono i mezzi più efficaci per ridurre il rischio di infezione, almeno fino a quando non saranno trovate una cura e un vaccino. (A cura di Carmela Regalbuto). Added by: Carmela Regalbuto Last edited by: Carmela Regalbuto |