Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Bollini Giovanna, Lolli Angela, Cattin Paola, Zampieri Patrizia, Lamberti Monica. Le cadute dei pazienti in ospedale: la sperimentazione di un sistema di segnalazione e di reporting. Professioni infermieristiche 2010;63(1):9–14.
Added by: Tania Diottasi (21/06/2010 19:32:52) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Bollini2010 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Management, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Documentazione sanitaria, Documentazione sanitaria, Infermieristica in geriatria, Infermieristica in ortopedia, Risk management, Sicurezza Keywords: Risk management Autori: Bollini, Cattin, Lamberti, Lolli, Zampieri Collezione: Professioni infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione. Le cadute delle persone ricoverate in ospedale e le lesioni conseguenti rappresentano un eventi rilevante, in particolare per gli anziani, in quanto possono costituire fattori di morbosità, disabilità mortalità. Causano frequentemente un peggioramento della qualità della vita, una riduzione dell’autonomia personale quindi un allungamento della permanenza in ospedale. Pubblicazioni internazionale segnalano una caduta all’anno in circa un terzo degli ultrasessantacinquenni, nel 25% delle persone anziane ricoverate in ospedale, nel 43% degli ospiti in residenza sanitaria assistenziale (RSA) (Ungare t al., 2004; Rubenstein et al., 2002). Materiali e metodi. Questo contributo presenta i dati relativi all’introduzione sperimentale, effettuata dalla direzione infermieristica dell’ Azienda ospedaliera (A.O.) “Ospedale Niguarda Ca’ Granda”, di un nuovo sistema di segnalazione e reporting considerando le 8 strutture ospedaliere che, nel corso del 2006 e 2007, hanno registrato il numero maggiore di cadute. Le segnalazioni pervenute (n. 119) hanno consentito di valutare la funzionalità del sistema progettato unitamente alla specificità dei dati raccolti. Sono state sviluppate ulteriori riflessioni sulle cadute dei pazienti (50%) per i quali, all’ingresso, il rischio era stato documentato come minimo o assente. Questi casi sono stati considerati approfondendo alcuni fattori di rischio ed i possibili elementi comuni: età, farmaci assunti e bisogni di assistenza infermieristica presenti. Risultati. Tra loro il 75% ha più di 68 anni. Un dato costante risulta essere l’assunzione singola o in combinazione dei farmaci ritenuti più “pericolosi”. La modalità più frequente con cui queste cadute si sono verificate è la discesa dal letto. Per il 30% circa dei pazienti coinvolti si aggiunge la presenza di alcuni bisogni di assistenza infermieristica (movimento e igiene personale) non particolarmente limitanti l’autonomia, ma per i quali sono comunque pianificate azioni infermieristiche di sostegno e controllo. Conclusioni. I pazienti con oltre 68 anni che assumono farmaci ritenuti “pericolosi” e che presentano bisogni infermieristici rendono necessaria un’assistenza infermieristica attenta in particolare durante la movimentazione. Added by: Tania Diottasi |