Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Neri Maurizio. L’automonitoraggio della glicemia nel paziente diabetico. Io infermiere 2008;11(3):35–39.
Added by: Silvia Sferrazza (20/06/2010 12:34:39) Last edited by: Silvia Sferrazza (21/06/2010 23:24:17) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Neri2008 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieristica in endocrinologia, Malattie cronico-degenerative, Prevenzione Autori: Neri Collezione: Io infermiere |
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Allegati |
Abstract |
In passato il diabete di tipo 2 era considerato una patologia della terza età, oggi viene spesso diagnosticato in una popolazione di età compresa tra i 45 e i 65 anni e tra adolescenti e giovani. Dagli anni ’80 a oggi, in Italia, la prevalenza è passata dal 2,5% al 5,2% della popolazione. L'incremento è legato principalmente all'aumento del sovrappeso e dell’obesità. Il parametro principale per porre diagnosi rimane l’iperglicemia che rappresenta il descrittore più sintetico del controllo metabolico e il predittore migliore delle complicanze. Due i test che, a partire dagli anni 1970-80, hanno cambiato la capacità di "misurare" il diabete nella pratica clinica: l’emoglobina glicata e l’automonitoraggio glicemico. Entrambi consentono di personalizzare la terapia e migliorare gli stili di vita. (A cura di Silvia Sferrazza). Added by: Silvia Sferrazza Last edited by: Silvia Sferrazza |