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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Ferraresi Annamaria, Casati Monica, Maricchio Rira, Scotti Valeria, De Silvestri Annalisa, Tinelli Carmine. Qualità delle prescrizioni farmacologiche mediche scritte e orali e prevenzione degli errori: revisione della letteratura. L'infermiere 2010;54(1):27–36. 
Added by: Antonella Punziano (19/05/2010 10:42:59)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Ferraresi2010
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Categorie: Infermieristica clinica, Management
Sottocategorie: Percorso diagnostico-terapeutico ass. (PDTA), Risk management, Sicurezza
Keywords: , Procedure diagnostiche, Procedure terapeutiche, Risk management
Autori: Casati, De Silvestri, Ferraresi, Maricchio, Scotti, Tinelli
Collezione: L'infermiere
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Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall’articolo).
L’errore di terapia rappresenta un fattore importante nella pratica clinico-assistenziale e si può tradurre in un evento avverso potenzialmente pericoloso per la persona assistita. Tale evento può essere individuato in diverse fasi del processo terapeutico (prescrizione, trascrizione/interpretazione, preparazione, distribuzione, somministrazione). Per quanto attiene gli errori di terapia correlati alle modalità di trasmissione orale e scritta delle prescrizioni farmacologiche è stata effettuata un’analisi della letteratura finalizzata a conoscere la correlazione tra le due modalità di trasmissione e gli errori di terapia, e per descrivere attraverso quali strategie
sia possibile migliorare le performance cliniche in questa complessa fase del processo terapeutico.
È stata condotta un’analisi della letteratura relativa alle modalità di trasmissione orale e scritta delle prescrizioni farmacologiche. La ricerca ha individuato 184 citazioni di cui otto sono state incluse nella revisione. Gli articoli sono stati analizzati indipendentemente e in duplicato da due persone. La ricerca è stata condotta il 12 novembre 2009. Nella letteratura selezionata un solo studio valuta gli errori di terapia correlati alle modalità di trasmissione delle prescrizioni; gli ordini verbali sono risultati associati a un livello inferiore di errore rispetto a quelli scritti o registrati in un sistema informatico. Due indagini riguardano l’ambito della prescrizione orale; il primo studio è rappresentato da una ricerca trasversale nella popolazione dei farmacisti, dove i principali fattori percepiti come ostacolo alla corretta interpretazione delle prescrizioni orali sono i rumori nell’ambiente, la vicinanza a persone che dialogano e l’eloquio veloce del prescrittore, mentre il secondo studio descrive l’uso delle prescrizioni orali (non solo farmacologiche), nei diversi contesti sanitari. Nei cinque audit clinici reperiti si può osservare come vi sia una significativa percentuale di prescrizioni scritte inesatte o incomplete, in tutti gli studi si rileva un sensibile miglioramento dopo le azioni educative/organizzative poste in essere. In base ai risultati ottenuti non possono essere descritte raccomandazioni univoche ed esaustive. Entrambe le forme di prescrizione possono essere soggette a molteplici fraintendimenti se attuate con scarsi standard di qualità e in presenza di alcuni elementi di contesto ambientale. È comunque raccomandabile limitare l’uso della prescrizione orale solo in situazione di emergenza/urgenza.
Added by: Antonella Punziano  Last edited by: Antonella Punziano