Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Rubertelli Riccardo, Militello Anna. L'intervento psicosociale in emergenza. Obbiettivo professione infermieristica 2009;19(2):8–10.
Added by: Carmela Regalbuto (12/05/2010 00:03:43) Last edited by: Carmela Regalbuto (29/07/2011 09:29:26) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Rubertelli2009a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Gruppi occupazionali, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Scienze della formazione Sottocategorie: Infermieristica in area critica, Sicurezza Keywords: Maxi emergenze Autori: Militello, Rubertelli Collezione: Obbiettivo professione infermieristica |
Visualizzazioni: 1/1628
Indice di Visite: 18% Indice di Popolarità : 4.5% |
Allegati |
Abstract |
Il violento sisma che ha scosso L'Aquila e i paesi limitrofi ha coinvolto molti operatori sanitari, volontari e non, facendo emergere una nuova figura professionale: gli infermieri counselors. Tali figure hanno operato soprattutto, per sostenere e supportare gli stati emotivi delle popolazioni colpite. Questo tipo di sostegno potrebbe apparire scontato ma non lo è, sia per la normativa recente (G. U. 29/08/06: "Criteri di massima sugli interventi psicosociali da attuare nelle catastrofi"), e perché serve un'adeguata preparazione. Inoltre, viene costituita anche una équipe psicosociale per le emergenze (EPE) il cui punto di riferimento è lo psicologo. In genere vengono utilizzate risorse già esistenti sul territorio, a volte integrate anche da Associazioni di Volontari, Enti Locali, Ordini Professionali, etc. Dalla composizione di queste equipes si evince che lo psicologo, come pure le altre figure professionali che lo affiancano, oltre alla formazione clinica devono avere competenze specifiche, come previsto dalle linee guida dell'OMS. In questo contesto si inseriscono i counselors che, con 3 anni di formazione specifica e il conseguimento di un master, hanno portato un notevole contributo, in particolare per le popolazioni sfollate ospitate negli alberghi del litorale. E' apparsa subito evidente la necessità di un supporto non solo per le popolazioni colpite ma anche per il personale alberghiero, poichè si trovava a interagire non con clienti in vacanza ma con persone traumatizzate, bisognose di aiuto e che avevano perso ogni cosa, anche i propri cari. Le attivazioni di queste équipes avvengono tramite dei protocolli composti da due parti: la prima (defusing) a poche ore dall'evento, la seconda (debrifing), nei giorni seguenti, non oltre le due settimane. (A cura di Carmela Regalbuto). Added by: Carmela Regalbuto Last edited by: Carmela Regalbuto |