Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Negrini Gabriella. Materiali biologici donati, ma inidonei: incertezze giuridiche e problemi pratici. Rischio Sanità 2009(34):16–21.
Added by: Gina Bonanni (04/04/2010 14:59:45) Last edited by: Fabrizio Tallarita (27/08/2012 18:43:17) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Negrini2009b Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Legislazione Sottocategorie: Bioetica, Consenso informato, Donazione di organi e tessuti Autori: Negrini Collezione: Rischio Sanità |
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Allegati |
Abstract |
Nel nostro Paese la donazione di tessuti e organi sta raggiungendo livelli considerevoli. In Italia la maggior parte dei tessuti ed organi prelevati è post-mortem. L’obiettivo di questo studio è quello di mettere in risalto cosa accade nel momento che questi materiali biologici risultano non idonei o si pensa di utilizzarli per scopo diverso . Tra una persona e i materiali che derivano dal proprio corpo esiste la facoltà di disporne liberamente. In alcuni casi, come ad esempio il trapianto di cornea, si può verificare una conditio iuris sospensiva cioè una condizione impossibile che renderebbe nulla la donazione. Una volta prelevato il campione la banca assume un ruolo non solo di custodia ma di soggetto su cui incombono gli adempimenti che la normativa gli demanda. Una volta prelevata una parte del corpo questa non può essere utilizzata per fine diverso da quello per la quale è stata destinata a meno che non ci sia un’appropriata informazione ed autorizzazione. (A cura di Gina Bonanni) Added by: Gina Bonanni Last edited by: Fabrizio Tallarita |