Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Bonetti Loris, Destrebecq Anne Lucie, Nucchi Marta. Accoglimento ed inserimento dell’infermiere novizio: un’indagine nelle “aree critiche” di 10 aziende ospedaliere milanesi. Professioni infermieristiche 2009;62(1):49–54.
Added by: Tania Diottasi (09/03/2010 10:24:27) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Bonetti2009a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Gruppi occupazionali, Infermieristica specialistica, Management Sottocategorie: Infermieri, Infermieristica in area critica, Organizzazione del lavoro Keywords: Terapia intensiva Autori: Bonetti, Destrebecq, Nucchi Collezione: Professioni infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Obiettivo: lo scopo di questo studio è stato quello di analizzare come viene pianificato, implementato e gestito l’inserimento lavorativo del neofita infermiere nello specifico dell’area critica, in alcune realtà ospedaliere milanesi. Disegno. Descrittivo. Setting: unità operative di area critica di 10 aziende ospedaliere milanesi. Materiali e metodi: è stato inviato un questionario ai servizi infermieristici tecnici e riabilitativi aziendali (SITRA) delle aziende reclutate per lo studio, in cui si chiedevano informazioni relative al percorso di inserimento, come era strutturato e pianificato. Il questionario è stato restituito tramite e mail o lettera cartacea. Risultati: nella maggior parte delle realtà indagate ci è un percorso panificato per favorire il processo di socializzazione del novizio al nuovo contesto (la percentuale varia dal 66% del pronto soccorso al 100% delle terapie intensive post operatorie di neurochirurgia). In tutte le realtà il nuovo infermiere è assegnato ad un infermiere esperto, che aiuta il novizio durante i primi periodi. Il periodo in cui il novizio è in soprannumero varia da uno a tre mesi. Il periodo di inserimento varia invece da tre a sei mesi, ma non è mai inferiore a tra mesi. Il turn over volontario porta però a volte a ridurre i periodi sopraccitati. I criteri con cui vengono scelti gli infermieri esperti che si occupano dei novizi sono principalmente l’esperienza clinica e la valutazione positiva della loro professionalità. Nei contesti analizzati gli infermieri esperti non hanno una formazione specifica relativamente alle metodologie della didattica e alla formazione dell’adulto. Conclusioni: la socializzazione del novizio infermiere in area critica è un processo complesso. Per tale ragione è necessario pianificarlo con accuratezza. La possibilità di essere seguito da un infermiere esperto, obiettivi adeguati, criteri di valutazione chiari sono di grande importanza in questo periodo. Nei contesti analizzati la maggior parte di questi aspetti vengono implementati, ma il tasso di abbandono e il turn-over volontario spesso compromettono la completa implementazione di queste tattiche di socializzazione. Un altro aspetto che spesso non viene considerato nella realtà indagate è una formazione specifica per gli esperti, in relazione alle metodologie della didattica, specialmente in relazione in relazione alla formazione dell’adulto. Added by: Tania Diottasi |