Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Mitello Lucia. Quando il paziente chiede consiglio, quando il paziente non chiede consiglio, quando il paziente rifiuta la terapia. Professioni infermieristiche 2004;57(4):216–221.
Added by: Tania Diottasi (08/03/2010 12:15:36) Last edited by: Tania Diottasi (08/03/2010 12:16:47) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Mitello2004b Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Infermieristica clinica Sottocategorie: Comunicazione, Consenso informato, Rapporto infermiere-paziente, Rapporto medico-paziente Autori: Mitello Collezione: Professioni infermieristiche |
Visualizzazioni: 1/1415
Indice di Visite: 16% Indice di Popolarità : 4% |
Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). E’ in atto da qualche tempo un ampio dibattito che ha portato dei profondi cambiamenti nel rapporto tra i malati e gli operatori della salute (medici, infermieri, psicologi ecc.). Si è passati dalla fase del paternalismo medico alla fase dell’autonomia, fino ad arrivare all’etica del “prendersi cura”. La bioetica ha tentato di fornire, in questi anni, risposte a quesiti sempre più urgenti che interessano prevalentemente la sfera privata delle persone. Attualmente si va delineando, con contributi di filosofe europee e americane, un’etica della responsabilità che si differenzia da una morale dei diritti e delle regole (autonomia, autodeterminazione) perché pone l’accento su un modello relazionale. L’attitudine del prendersi cura delle persone rinvia a un insieme di competenze intellettuali, affettive, morali che ogni operatore della salute deve possedere per entrare in relazione con le persone (soprattutto se malate). Questo consente, al di là dell’autonomia che rimane un principio morale fondamentale, di dare una risposta emozionale positiva e di sostegno alle condizioni e alla situazione di altre persone, una risposta il cui proposito è di affermare la disponibilità a identificarsi con loro, coi loro problemi e, il desiderio di fare il possibile per alleviare le loro sofferenze. Se l’individuo è posto in una fitta rete di relazioni, è in grado di esprimere la propria autonomia mediandola con i consigli del proprio infermiere o del proprio medico. Sceglierà così liberamente di curarsi o di abbandonare la cura dopo una negoziazione responsabile e consapevole. Added by: Tania Diottasi Last edited by: Tania Diottasi |