Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Sansoni Julita, Inguì Maria, Mitello Lucia. Le direttive anticipate di trattamento. Qualche riflessione. Professioni infermieristiche 2009;62(1):3–8.
Added by: Tania Diottasi (09/02/2010 18:27:35) Last edited by: Edvige Fanfera (16/02/2010 10:43:51) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Sansoni2009 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Infermieristica clinica, Legislazione Sottocategorie: Bioetica, Dichiarazioni anticipate di trattamento, Legislazione sanitaria, Morte Autori: Inguì, Mitello, Sansoni Collezione: Professioni infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Nella società tradizionale la famiglia partecipava all’evento della morte e ne era coinvolta; oggi questo è stato trasformato in un evento privato. La medicina ci ha allontanato da questo momento che era per lo più familiare, raccolto, intimo: la morte si è ospedalizzata, i casi acuti in ospedale, i preannunciati negli hospice. In una società che cambia i suoi valori è possibile recuperare il rispetto e la dignità dell’ultimo istante di vita? A volte si può abbreviarla o allungarla: dipende dalla volontà del medico, dal’attrezzatura dell’ospedale, dalla ricchezza della famiglia o dello stato di appartenenza. Fino a che punto si deve curare e quando la cura diventa una forzatura al protrarsi della vita anche a dispetto della qualità, chi sceglie come e quando morire? La morte è una realtà inevitabile della vita umana, la medicina deve iscrivere questa idea nella propria missione e accettarla come fenomeno ineluttabile. L’utilizzazione delle tecniche delle cure invasive è estremamente preziosa ma essa produce talvolta delle situazioni estreme nelle quali diventa difficile determinare il momento in cui l’essere umano muore. Quando la morte è ineluttabile non si può più scegliere fra la vita e la morte;l’unica scelta possibile è come il paziente sceglie di morire. Il testamento di vita può rispondere a questi interrogativi con l’indicazione di alcuni limiti o incentivi finalizzati a un preventivo consenso o dissenso al trattamento sanitario. La seconda parte che verrà pubblicata in seguito, presenta la ricerca effettuata che mette in risalto le opinioni di giovani nei mometi quotidiani della vita e di infermieri che per il loro mandato istituzionale sono coloro che devono fornire le informazioni alla comunità dove operano. Added by: Tania Diottasi Last edited by: Edvige Fanfera |