Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Eusebi Luciano. Dignità umana e bioetica. Sui rischi correlati all’asserito “diritto di morire”. Medicina e morale 2009;59(3):389–411.
Added by: Eleonora Pettenuzzo (02/02/2010 12:02:00) Last edited by: Alessandra Bonfigli (19/10/2010 19:31:48) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Eusebi2009a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica Sottocategorie: Bioetica, Dilemmi etici, Eutanasia, Rapporto medico-paziente Autori: Eusebi Collezione: Medicina e morale |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). L’affermazione della dignità umana implica il superamento dell’idea secondo cui si potrebbe agire negativamente verso un altro individuo in corrispondenza a un giudizio negativo sulle sue condizioni esistenziali, sulle sue qualità o sulla utilità del rapporto con lui. Ne deriva l’idea antitetica di rapporti intersoggettivi fondati sul riconoscimento di ogni altro come soggetto portatore di esigenze relazionali proprie della communitas humana. In questo senso, dandosi una connessione inscindibile tra ogni profilo dell’umano e la corporeità, solo il rispetto della vita in tutto l’arco in cui essa è in atto salvaguarda il principio di uguaglianza, quale presupposto della democrazia. La stessa decisione contro la propria vita, in quanto produce il venir meno dell’individuo come soggetto morale, non può ritenersi un’affermazione coerente della dignità umana. Sotto il profilo giuridico, configurare relazioni mediche finalizzate alla morte (ferma la non doverosità di trattamenti sproporzionati) compromette il ruolo garantistico svolto dalla tutela della vita, esponendo i soggetti più deboli a pregiudizi sostanziali della loro dignità. Added by: Eleonora Pettenuzzo Last edited by: Alessandra Bonfigli |