Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Salvatore Antonietta, Armone Vanessa, Cuomo Francesco. Il sostegno emotivo alla donna per l'elaborazione del lutto. Infermiere Oggi 2007;17(4):20–25.
Added by: Francesca Verde (09/12/2009 00:51:45) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Salvatore2007 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Comunicazione, Infermieristica in ostetricia e ginecologia, Morte Autori: Armone, Cuomo, Salvatore Collezione: Infermiere Oggi |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo) In un’epoca in cui a ogni bisogno umano si cerca di creare una risposta di tipo scientifico, l’unica risposta possibile al dolore del lutto è quella di soffocarlo, poiché risulta più comodo fingere che non esista. È in questa ottica che di fronte alla morte neonatale, si giustificano atteggiamenti quali ad esempio: non far vedere il bambino, non lasciare che lo si tocchi, effettuare l’analgesia elettiva o il taglio cesareo elettivo. Torna l’illusione scientifica che non sentire, non vedere, corrisponda a non esserci anche se questa continua tendenza a negare e ignorare genera soltanto un’incapacità della donna nel recuperare le proprie risorse endogene per superare l’evento e impedisce l’avvio del processo d’elaborazione. La gravidanza è un percorso, durante il quale si verificano notevoli cambiamenti fisici e ormonali ma soprattutto la gestante subisce una sorta di regressione che la porta alla percezione delle emozioni che appaiono come dilatate, siano esse paura, rabbia, tristezza, malinconia, piacere, gioia. Quando la gravidanza si interrompe viene bruscamente interrotto il processo psichico che si era innescato. Ha inizio il lungo processo d’elaborazione del lutto. La donna necessità di un sostegno che sia rivolto non soltanto ai bisogni di assistenza fisica. Un’assistenza orientata alla qualità, se da un lato deve essere organizzata dal punto di vista dell’aspetto tecnico, dall’altro deve essere in grado di curare l’aspetto del supporto psicologico alle proprie utenti. La risposta a tali esigenze non si esaurisce soltanto attraverso la formazione di base degli operatori professionali sanitari, ma anche attraverso un approfondimento culturale degli stessi. Added by: Francesca Verde |