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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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D'Agostino Francesco. Biopolitica: fondamenti filosofico-giuridici. Medicina e morale 2009;59(2):255–263. 
Added by: Eleonora Pettenuzzo (16/11/2009 08:58:05)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: DAgostino2009
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Categorie: Etica
Sottocategorie: Bioetica
Autori: D'Agostino
Collezione: Medicina e morale
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Indice di Popolarità: 3.5%
Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall'articolo). La riflessione di Francesco D'Agostino procede a partire da una sintetica presentazione della genealogia e dei successivi sviluppi del concetto di “persona” nella cultura occidentale, soffermandosi specificatamente sulla sua recente identificazione positivistica (astratta e formalizzante) con la categoria di “soggetto di diritto” e sulla sua conseguente manipolabilità pragmatica e normativa. Tale paradigma è entrato ormai in crisi, come testimoniano le irrisolubili problematiche sorte attorno alla disciplina legale del bios, ed in particolare alla difficoltà , che ne deriva direttamente, di arginare normativamente ogni tentazione di strapotere biopolitico: né il tentativo empirista di riabilitare il concetto in base alla capacità di autodeterminazione, appare davvero serio e teoricamente persuasivo. Più promettente risulta invece la proposta di tornare ad una fondazione del diritto nella persona e nella sua concreta corporeità: andando oltre le proposte di Stefano Rodotà, messe fecondamente a confronto con il personalismo di Elio Sgreccia, D'Agostino suggerisce di prendere sul serio l'idea di “biografia” per riscoprirne al fondo un integrato, perché relazionale, concetto di persona umana. In questo impegno teoretico appare ricco di conseguenze il passaggio dalla considerazione prioritaria dei corpi a quella della “carne”, assai più densa dal punto di vista filosofico e teologico: sia per via del suo riferimento intrinseco alla vulnerabilità, sia per la sua strutturale apertura, alternativa alla chiusura individualistica del corpo in se stesso, alla relazione con l'altro da sé e soprattutto con il Dio incarnato.
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