Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Carnaroli Sabrina, Marini Sonia. L’assistenza al paziente con lesioni cerebrali di origine vascolare traumatica: Un'esperienza di team. NEU 2009;28(1):25–29.
Added by: Simonetta Ugolini (26/10/2009 21:42:26) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Carnaroli2009 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica specialistica, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Continuità assistenziale, Infermieristica in neurochirurgia Keywords: , Riabilitazione Autori: Carnaroli, Marini Collezione: NEU |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). La riabilitazione si può definire come un processo di soluzione di problemi e di educazione, nel corso del quale si porta una persona disabile a raggiungere il maggior livello di vita possibile sul piano fisico, funzionale, sociale ed emozionale, con la minor restrizione possibile delle sue scelte operative, pur nell’ambito della limitazione della sua menomazione e della qualità delle risorse disponibili. Questo processo per le disabilità gravi deve coinvolgere anche la famiglia del disabile. La presa in carico del paziente con GCA (Gravi Cerebrolesioni Acquisite) all’interno del reparto di Medicina Riabilitativa di Cesenatico è di competenza del team riabilitativo, in cui l’approccio è interprofessionale. All’interno della nostra unità operativa il team riabilitativo è costituito dalle seguenti figure: pazienti, familiari, medico fisiatra, fisioterapista, logopedista, infermiere, operatore socio-sanitario, psicologo e assistente sociale. Il team interprofessionale garantisce il miglior out come funzionale possibile grazie alla cooperazione ed un’attenta integrazione tra i vari professionisti del gruppo con differenti professionalità che condividono valori comuni e lavorano per raggiungere comuni obiettivi. I momenti fondamentali del processo riabilitativo sono: la definizione del progetto riabilitativo individuale in cui il team, in una visione globale del paziente, descrive i problemi del paziente, stabilisce gli obiettivi da raggiungere, divenendo così lo strumento operativo primario utile a favorire la diffusione omogenea delle informazioni fra tutti gli operatori; la riunione con i familiari durante la quale vengono concordati e condivisi gli obiettivi terapeutici, vengono date risposte alle domande dei familiari per supportarli nel loro ruolo di caregivers, favorendo così le abilità del paziente. Integrando la famiglia all’interno del progetto e rendendo fattiva la sua collaborazione fa sì che l’intervento riabilitativo possa realizzarsi nell’arco delle 24 ore in un’ottica di ambiente terapeutico, favorendo il recupero e l’adattamento alla disabilità. Added by: Simonetta Ugolini |