Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Silveri Gentiloni N, Mazzone M. Ventilazione meccanica. Emergency oggi 2009;15(6):10–12.
Added by: Roberta Basile (15/10/2009 11:02:28) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: SilveriGentiloni2009 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieristica in area critica, Respirazione Keywords: Terapia intensiva Autori: Mazzone, Silveri Gentiloni Collezione: Emergency oggi |
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Allegati |
Abstract |
La ventilazione meccanica garantisce l’ossigenazione e la ventilazione del paziente, attraverso l’impiego di pressione positiva, per ottenere l’espansione polmonare. Il ventilatore, per produrre l’inspirazione, agisce su alcune variabili definite “di controllo”: pressione, volume, flusso, tempo. Le variabili definite “di fase” servono al ventilatore per individuare l’inizio di determinate fasi del ciclo respiratorio e sono: trigger, limite, ciclaggio. Il trigger (a tempo, a pressione, a flusso) determina l’inspirazione; il limite è il valore di pressione, volume e flusso che devono essere garantiti; il ciclaggio si ha quando si interrompe l’atto inspiratorio. A seconda del carico di lavoro del paziente e del ventilatore distinguiamo: un atto respiratorio mandatorio, in cui la macchina effettua la totalità del lavoro; un atto assistito e un atto spontaneo in cui il paziente effettua il completo lavoro respiratorio. L’attività della ventilazione meccanica comprende: la modalità volumetrica e quella pressumetrica. Quest’ultima prevede la ventilazione: controllata, a pressione di supporto, a pressione positiva continua delle vie aeree (CPAP). La ventilazione meccanica non invasiva si avvale dell’utilizzo di maschere nasali e oronasali di vario tipo, nonché l’impiego del casco. (A cura di Roberta Basile). Added by: Roberta Basile |