Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche
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| Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
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Criscuolo Roberto. Triage: accettazione delle utenze a bassa priorità di pertinenza specialistica. Nursing oggi 2004;9(1):42–46.
Added by: Maurizia D’Amore (04/10/2009 22:00:18) |
| Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Criscuolo2004 Invia la risorsa per email ad un amico  |
Categorie: Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieristica in area critica, Infermieristica in area critica Keywords: Dipartim. di emergenza e accettazione (DEA), Triage Autori: Criscuolo Collezione: Nursing oggi |
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| Allegati |
| Abstract |
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(Trascritto dall’articolo). I servizi di Pronto soccorso ospedalieri a medio ed elevato volume di utenza sono caratterizzai dal continuo aumento delle richieste di prestazioni (a volte improprie) e da frequenti condizioni di sovraffollamento. Nei Dipartimenti di emergenza e accettazione (DEA) di tipo generale, cioè privi di servizi di Pronto soccorso specialistici ad accesso diretto, si rileva spesso una condizione di marcato disagio da parte dell’utenza che, seppure caratterizzata da problematiche a bassa priorità, manifesta bisogni inequivocabile competenza specialistica. Più precisamente, ci si vuole riverire a tutte quelle casistiche “fast track”, a evidente indirizzo specialistico e che necessitano di una consulenza oculistica, pediatrica, ostetrica, ginecologica, ecc. Allo scopo di contrastare efficacemente tali problematiche, anche in un’ottica di massima razionalizzazione delle risorse disponibili, può risultare particolarmente utile la riorganizzazione dell’area di filtro del Pronto soccorso (accettazione/triage). In tale contesto operativo, l’implementazione di specifiche competenze infermieristiche, mediate dal ricorso a formali protocolli operativi di accettazione e di triage, può facilitare la corretta e razionale gestione delle casistiche non urgenti ma di inequivocabile interesse specialistico, indirizzandole direttamente all’ambulatorio di pertinenza. Added by: Maurizia D’Amore |