Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Marchionni Beatrice. Nascere con la camicia: donazione di sangue da cordone ombelicale. Assistenza infermieristica e ricerca 2008;27(3):156–163.
Added by: Alessandro Pizzalla (18/09/2009 17:48:43) Last edited by: Alessandro Pizzalla (19/09/2009 08:36:33) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Marchionni2008 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica Sottocategorie: Bioetica, Donazione di organi e tessuti Autori: Marchionni Collezione: Assistenza infermieristica e ricerca |
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Abstract |
Le aspettative sulle possibili applicazioni delle cellule staminali sono tante, sia da parte delle società scientifiche, sia da parte dell’opinione pubblica, a giudicare dal vivo interesse suscitato dalla ricerca sulle innumerevoli potenzialità della terapia cellulare con staminali. Le cellule staminali sono cellule primitive non specializzate dotate della singolare capacità di trasformarsi in qualunque altro tipo di cellula del corpo. La donazione avviene al momento del parto, sia vaginale che cesareo, quando il cordone è già stato reciso ed il neonato è stato allontanato dal campo operativo, senza procurare alcun rischio o sofferenza alla madre o al neonato. La raccolta è eseguita da personale ostetrico addestrato secondo metodiche standard, mediante sacche apposite monouso, dotate di dispositivi di sicurezza per l’operatore e di sistemi a circuito chiuso per il campionamento, per assicurare l’integrità della sacca e la sterilità del prelievo. Per donare il sangue del cordone ombelicale la coppia deve essere in buone condizioni di salute in modo tale da minimizzare il rischio di trasmettere malattie al ricevente e come per le donazioni di sangue, esistono condizioni cliniche e comportamenti a rischio che ne precludono l’effettuazione. Attraverso gli ultimi interventi legislativi l’Italia si allinea al resto dei Paesi in materia di conservazione del cordone ombelicale e delle cellule staminali. La formula adottata è quella della donazione autologa solidale: ciò consentirà di rispondere alla domanda sociale di conservazione privata, ma permetterà di avere più cordoni ombelicali conservati in strutture pubbliche o private, senza oneri per il Sistema Sanitario Nazionale, che previo consenso, saranno disponibili per una successiva donazione per trapianto in caso di necessità. (A cura di Alessandro Pizzalla). Added by: Alessandro Pizzalla Last edited by: Alessandro Pizzalla |