Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Sbattella Fabio. Selezione e formazione delle squadre di intervento psicosociale nelle situazioni di emergenza. Emergency oggi 2009;15(3):12–18.
Added by: Roberta Basile (15/09/2009 17:04:02) Last edited by: Fabrizio Tallarita (04/12/2009 19:47:03) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Sbattella2009a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Gruppi occupazionali, Psicologia Sottocategorie: Psicologi Autori: Sbattella Collezione: Emergency oggi |
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Allegati |
Abstract |
Contesti d’emergenza e bisogni psicosociali. Dal punto di vista psicosociale le emergenze si distinguono in : incidenti semplici, collettivi e disastri. L’incidente singolo coinvolge una o un numero di persone circoscritto. Può trattarsi di un incidente così grave da stravolgere la vita di chi ne viene coinvolto. Il sostegno psicologico è fondamentale. Negli incidenti collettivi, tra le persone coinvolte si alternano sentimenti contrastanti, dal supporto reciproco ai conflitti e ai fenomeni di contagio emotivo. Un incidente collettivo ha più visibilità, il dolore viene condiviso da più persone, si richiede un intervento psicosociale gestito da professionisti preparati alla gestione dei gruppi. Nei disastri, come nei terremoti o in tutti quei casi in cui un evento distruttivo abbia coinvolto l’intera comunità, il supporto psicologico è ancora più complesso. Tempi dell’intervento psicosociale. Come previsto dalla legge sulla Protezione Civile in Italia, esistono 4 fasi d’intervento psicologico: previsione, prevenzione, soccorso, riparazione. Facilmente comprensibili gli interventi psicologici nella fase di soccorso e in quella di riparazione in cui si cerca di rimarginare le ferite provocate da un evento dannoso. Meno comprensibile sono le fasi di prevenzione e di previsione. Un lavoro psicologico basato sulla prevenzione spinge ad aumentare le capacità degli individui ad affrontare gli eventi minacciosi. Far previsione in psicologia, significa prevedere i comportamenti umani durante l’emregenza. Formare le competenze. Esistono due tipi di formazione: quello rivolto agli specialisti della psicologia e quella rivolta agli altri operatori. Distinguiamo così il “supporto psicosociale”, organizzato da squadre specializzate dirette da uno psicologo esperto in emergenza, dal “supporto umanitario” nel quale intervengono volontari generici, soccorritori professionisti non psicologi. Le competenze da sviluppare durante la formazione, per poter offrire un supporto psicosociale sono: competenze di superficie e competenze profonde. Per ciascun tipo di competenze si possono distinguere conoscenze necessarie e Skills, ovvero abilità comportamentali osservabili e misurabili. In emergenza il lavoro psicosociale si avvale anche di altro come l’abilità ludica con i bambini e l’aver presente il valore della vita e delle persone. (A cura di Roberta Basile). Added by: Roberta Basile Last edited by: Fabrizio Tallarita |