Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Vellone Ercole, Sinapi Nadia, Piria Paola, Bernardi Francesca Maria, Dario Lucia, Brunetti Annarita. L’ansia e la depressione del paziente oncologico ospedalizzato e al domicilio. Professioni infermieristiche 2004;57(2):93–101.
Added by: Tania Diottasi (14/09/2009 22:49:17) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Vellone2004 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieristica in oncologia Autori: Bernardi, Brunetti, Dario, Piria, Sinapi, Vellone Collezione: Professioni infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Lo scopo di questo studio è stato quello di indagare l’ansia e la depressione dei pazienti oncologici ricoverati in ospedale e presso il loro domicilio. E’ stato studiato con un disegno descrittivo, correlazionale e comparativo, con la guida del modello di adattamento di Roy, un campione di 80 soggetti affetti da patologia oncologica. Sono stati utilizzati vari strumenti e scale per misurare l’ansia e la depressione (HADS), la qualità di vita ed i sintomi (RSCL), i fattori sociodemografici, alcune variabili connesse con l’ospedalizzazione, la qualità delle relazioni con il personale sanitario, familiari ed amici ed il grado di soddisfazione per le informazioni ed il supporto ricevuto. Le variabili indagate sono state misurate sugli stessi pazienti in ospedale e al domicilio. Il 30% circa dei soggetti era ansioso e depresso. L’analisi statistica ha mostrato che mentre l’ansia rimaneva stabile tra l’ospedalizzazione ed il domicilio, la depressione aumentava subito dopo la dimissione e diminuiva con il passare del tempo dalla diagnosi e con l’aumentare del numero dei ricoveri. L’ansia e la depressione erano correlate positivamente con la noia durante il ricovero, i sintomi fisici, il numero di figli e precedenti disturbi ansioso-depressivi. Invece, si correlavano negativamente con ansia e depressione il comfort alberghiero, il sostegno del personale sanitario, familiari ed amici e la soddisfazione per le informazioni ricevute. Vengono discusse le differenze tra i risultati emersi da questo studio e la letteratura internazionale e vengono date raccomandazioni per la ricerca futura e consigli per la pratica infermieristica. Added by: Tania Diottasi |