Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Mitello Lucia. I rituali di guarigione di Sant’Antonio. Professioni infermieristiche 2004;57(2):70–84.
Added by: Tania Diottasi (14/09/2009 22:36:16) Last edited by: Giovanna Finocchi (30/03/2010 14:53:05) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Mitello2004a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Antropologia Autori: Mitello Collezione: Professioni infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dal'articolo). Sant'Antonio Abate ha suscitato, fin dal più remoto passato, un fascino particolare sul popolo abruzzese tanto da far fiorire una serie di leggende sulla sua vita e sui miracoli. Il lavoro è il resoconto di un’indagine etnografica condotta sul campo in Abruzzo, sui rituali legati al santo. Nella cultura popolare la funzione principale del santo taumaturgo è quella di protettore degli animali. Al centro del culto troviamo le sue capacità di guarire animali e persone. L’associazione del santo al fuoco è da attribuirsi alle sue capacità taumaturgiche. Il fuoco è spesso associato ai medici e alla guarigione delle malattie, e attraverso esso si hanno effetti terapeutici. La critica agiografica sostiene che l’immagine del santo è da riferirsi a un fatto storico avvenuto nel secolo IX, in Francia. Qui venne costituita una comunità ospedaliera laica per curare i malati di ergotismo canceroso, che si manifestava con vesciche urenti sulla pelle, febbre, eruzioni, delirio e allucinazioni. Il grasso del maiale veniva impiegato nella cura dell’ergotismo e fu così che tale malattia fu soprannominata “il male di Sant' Antonio” o “il fuoco di Sant' Antonio”. Per la grande moltitudine di malati che vi confluivano fu costruito un ospedale tenuto da canonici agostiniani. Added by: Tania Diottasi Last edited by: Giovanna Finocchi |