Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Casini Carlo, Casini Marina, Traisci E, Di Pietro M L. Il decreto della Corte di appello di Milano sul caso Englaro e la richiesta di una legge sul c.d. testamento biologico. Medicina e morale 2008;58(4):723–745.
Added by: Eleonora Pettenuzzo (13/09/2009 20:02:41) Last edited by: Fabrizio Tallarita (07/10/2010 15:29:23) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Casini2008 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Infermieristica clinica, Legislazione Sottocategorie: Bioetica, Dichiarazioni anticipate di trattamento, Dilemmi etici, Etica infermieristica, Eutanasia, Legislazione sanitaria, Qualità di vita Autori: Casini, Casini, Di Pietro, Traisci Collezione: Medicina e morale |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Il 9 luglio 2008, la Prima Sezione Civile della Corte di appello di Milano si è pronunciata sulla vicenda di Eluana Englaro, autorizzando nei confronti della donna l'”interruzione del trattamento di sostegno vitale artificiale (...) realizzato mediante alimentazione e idratazione con sondino nasogastrico”. Il recente decreto è l'esito di una lunga vicenda giudiziaria che si è dipanata attraverso nove decisioni pronunciate tra il 1999 ed il 2008. Il contributo ripercorre la vicenda conducendo un'analisi di questa giurisprudenza, da cui emergono alcuni aspetti connessi alla richiesta di una legge sul “testamento biologico” (o, come altrimenti definito, “direttive anticipate” o “dichiarazioni anticipate di trattamento”): il rifiuto della vita gravemente “debilitata” e della responsabilità verso l'altro nei momenti di massima fragilità. Gli autori mettono in relazione la situazione dell'ordinamento giuridico italiano attuale con riguardo ai temi di fine vita con la situazione dell'ordinamento giuridico prima dell'approvazione della legge sulla procreazione medicalmente assistita e prima dell'approvazione della legge sull'interruzione volontaria di gravidanza. La via da percorrere – si afferma nel contributo – non è quella di una legge che introduca un indebolimento del principio di indisponibilità della vita umana, ma – semmai – quella di una legge che tuteli la vita umana in condizioni di malattia inguaribile o di grande disabilità; ribadendo il principio fondamentale – e cardine della moderna idea dei diritti umani – di indisponibilità della vita umana sempre e comunque degna del massimo rispetto e sostegno e incentivando ogni forma di assistenza con grande attenzione ai bisogni del malato e delle famiglie. Added by: Eleonora Pettenuzzo Last edited by: Fabrizio Tallarita |