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Sono sicuri gli antipsicotici per il trattamento della demenza? Assistenza infermieristica e ricerca 2008;27(2):85–90.
Added by: Alessandro Pizzalla (29/08/2009 11:44:11) Last edited by: Alessandro Pizzalla (20/10/2010 19:32:49) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: anon2008a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieristica in geriatria, Infermieristica in psichiatria Keywords: Contenzione Collezione: Assistenza infermieristica e ricerca |
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Abstract |
L’articolo tratta dell’utilizzo degli antipsicotici in pazienti affetti da demenza. L’80% delle persone affette da demenza sviluppa nel corso della patologia alterazioni del comportamento o sintomi psichiatrici, i quali determinano un peggioramento della qualità di vita sia del paziente che di chi lo assiste e, frequentemente, il ricovero in strutture residenziali con il conseguente aumento dei costi. Nonostante sia in Inghilterra che in Italia nessun farmaco è registrato specificamente per il controllo delle alterazioni comportamentali e dei sintomi psichiatrici associati alla demenza, gli antipsicotici vengono utilizzati nei pazienti affetti da demenza, per controllare i sintomi psicotici, gli stati di agitazione ed aggressività. Le principali raccomandazioni consistono nel provare a controllare i sintomi della demenza utilizzando inizialmente la terapia non farmacologica, a meno che non creino disagio grave al paziente o ci sia un rischio di autolesionismo o pericolo per gli altri; successivamente si possono utilizzare, in pazienti con sintomi non cognitivi gravi, un antipsicotico, ma solo se il paziente risponde a criteri ben definiti. (A cura di Alessandro Pizzalla). Added by: Alessandro Pizzalla Last edited by: Alessandro Pizzalla |