Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Hawkins Jeannette. L’assistenza al bambino con febbre in neutropenia. Gli infermieri dei bambini GISIP 2009;1(2):58–62.
Added by: Edvige Fanfera (01/08/2009 00:54:56) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Hawkins2009 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Continuità assistenziale, Epidemiologia, Infermieristica in oncologia, Infermieristica in pediatria, Qualità di vita, Sicurezza Keywords: Educazione sanitaria, Promozione della salute, Terapia antiblastica Autori: Hawkins Collezione: Gli infermieri dei bambini GISIP |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). La chemioterapia è il più comune trattamento usato nella cura dei bambini con tumore ma può avere effetti devastanti sul sistema immunitario, riducendo le difese verso le infezioni, in particolare quelle batteriche comunemente causa di sepsi pericolose per la vita. Prima di lasciare l’ospedale per la prima volta dopo la diagnosi i pazienti e i familiari devono comprendere cosa è la neutropenia e come tenere sotto controllo i segni e i sintomi delle infezioni. Questo articolo descrive l’approccio infermieristico alla gestione della febbre in neutropenia del Birmingham Children Hospital. L’approccio per evitare l’infezione a domicilio include una buona igiene delle mani e accortezza nella preparazione del cibo, delle bevande e dell’ambiente del bambino. Bisogna bilanciare in modo adeguato la necessità di evitare rischi di infezione e quella di permettere una normale vita sociale del bambino, compresa la frequenza scolastica. La prevenzione delle infezioni in ambiente ospedaliero richiede le medesime accortezze necessarie per qualsiasi altro paziente. Un accurato monitoraggio del bambino neutropenico è necessario per evidenziare rapidamente i segni di infezione e per iniziare precocemente la terapia adeguata. E’ importante applicare le linee guida esistenti, con particolare riguardo alla raccomandazione di garantire alla famiglia l’accesso telefonico 24 ore su 24 all’equipe curante in caso di bisogno. Added by: Edvige Fanfera |