Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Barocci Alessandra, Compagnone Teresa, Lattanzi Loriana. Infermieri e mutilazioni genitali femminili. Infermiere Oggi 2008;18(3):18–20.
Added by: Francesca Verde (14/07/2009 01:24:05) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Barocci2008 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Igiene, Infermieristica clinica Sottocategorie: Conservazione dell'immagine corporea, Epidemiologia, Rapporto infermiere-paziente Keywords: Educazione sanitaria, Promozione della salute Autori: Barocci, Compagnone, Lattanzi Collezione: Infermiere Oggi |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione. Lo scopo del progetto educativo è aumentare le conoscenze, al fine di fornire informazioni utili, che contribuiscano alla prevenzione di tali barbarie nelle generazioni future e che aiutino a prendersi cura di chi le ha subite. L’infermiere, per contribuire al raggiungimento di questo importante obiettivo, dovrà tentare sempre di più di allargare le sue prospettive a una visione più dinamica della società e del mondo in cui vive, mostrandosi pronto a rispondere agli stimoli socio culturali di un ambiente di lavoro destinato a cambiare in senso multietnico. Materiali e metodi. Il progetto educativo, rivolto agli studenti iscritti al corso di laurea in infermieristica di Tor Vergata, frequentanti il terzo anno accademico nella sede di Ostia (Roma), azienda Usl Roma D, è stato realizzato il 2 ottobre 2007 ed è durato tre ore. Sono stati utilizzati quali strumenti didattici: una presentazione di PowerPoint, due filmati, documentazione cartacea e un questionario. Risultati. Per verificare l’efficacia del nostro intervento educativo e il raggiungimento degli obiettivi specifici prefissati, si è scelto come metodica la comparazione di due questionari, somministrati, rispettivamente, prima e dopo l’intervento. I risultati dei test proposti antecedentemente l’intervento educativo dimostrano che gli utenti possiedono una scarsissima conoscenza rispetto al tema delle mutilazioni genitali femminili. La comparazione con il questionario finale ha verificato la buona riuscita dell’intervento, con uno standard atteso pari al 60% raggiunto da tutti gli studenti. Conclusioni. Luoghi in cui l’essere donna è, al contempo, colpa e causa d’indicibili sofferenze. Queste donne devono essere aiutate; fornendo loro i mezzi necessari per riappropriarsi dei propri diritti e delle proprie esistenze. È attraverso l’educazione che la donna può acquisire consapevolezza delle proprie capacità, prendere coscienza del proprio essere e di ciò che è realmente. Noi infermieri, come operatori sanitari nonché educatori della salute, giochiamo un ruolo importantissimo nell’educazione sanitaria e possiamo fornire grande supporto per contribuire alla prevenzione di tali barbarie. Added by: Francesca Verde |