Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Bonetti Loris, Destrebecq Anne Lucie, Nucchi Marta. Relazione tra mentore e neofita: Indagine fenomenologia sulla socializzazione del novizio infermiere in area critica. Professioni infermieristiche 2008;61(3):149–157.
Added by: Tania Diottasi (04/06/2009 09:28:25) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Bonetti2008 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Gruppi occupazionali, Scienze della formazione Sottocategorie: Infermieri Keywords: Terapia intensiva Autori: Bonetti, Destrebecq, Nucchi Collezione: Professioni infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
Trascritto dall'articolo. Lo scopo di questo studio è stato quello di indagare i vissuti dell’infermiere novizio e dell’infermiere esperto che lo “ha seguito”, in relazione al percorso di inserimento e alla relazione tra loro instauratasi nella realtà di area critica. Disegno: fenomenologico. Campione: 11 infermieri novizi ed 11 infermieri esperti. Materiali e metodi: gli infermieri novizi ed esperti del campione sono stati intervistati previo consenso, attraverso interviste semistrutturate. Le interviste sono state tutte audio registrate e trascritte. Il testo delle interviste è astato analizzato attraverso il metodo di Van Kaam, allo scopo di individuare quali fossero i temi ricorrenti e confrontarli con quanto emerso dalla letteratura. Al termine delle interviste, è stato testato come studio pilota, uno strumento di valutazione delle potenzialit-à del mentore, measuring mentoring potential (MMP), ideato da Darling (Darling, 1984; Andrews et al., 2000; Jordon, 2005), per valutare il grado di implementazione di alcune te caratteristiche tipiche del mentore, da parte degli infermieri esperti. Risultati: durante i primi tre mesi in terapia intensiva gli infermieri novizi vivono una situazione shockate, dovuta al fatto di trovarsi in un ambiente molto diverso da quello delle altre unità operative, con pazienti complessi ed instabili e molte cose da imparare. Spesso hanno vissuti di inadeguatezza e frustrazione. Per gli infermieri novizi figure di riferimento come gli infermieri esperti, il supporto del gruppo, obiettivi congruenti e criteri di valutazione chiari sono associati a maggior sicurezza nelle proprie capacità, livelli d ansia ridotti, maggior soddisfazione lavorativa e una riduzione del desiderio di lasciare l’unità operaia. Nonostante non vi siano formali programmi di mentoring nella realtà indagate, gli infermieri novizi hanno dato valutazioni molto positive nel questionario di Darling, ali infermieri esperti che li hanno seguiti. Conclusioni: il processo di socializzazione del novizio in area critica è molto complesso. Per tale ragione è necessario pianificarlo con cura. Grande importanza hanno in questo perido la relazione di mentoring, il supporto del gruppo, obiettivi e criteri di valutazione chiari. Queste accortezze possono diminuire il turnover volontario e l’abbandono, due problemi rilevanti ed abituali, per la professione infermieristica. Potrebbe essere interessante progettare ed implementare formali programmi di mentoring anche in Italia, per valutarne la fattibilità. Added by: Tania Diottasi |