Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Ferrara Maria, Gentile Adele, Langiano Elisa, De Vito Elisabetta, Ricciardi Gualtiero. La prevenzione delle tossicodipendenze nelle Forze Armate: esperienza di un intervento preventivo in un campione di militari di leva del Dipartimento marittimo del basso tirreno di Napoli e della caserma “Paolucci” di Roma. Educazione sanitaria e promozione della salute 2008;31(4):327–335.
Added by: Laura Soldà (10/05/2009 18:31:52) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista ID no. (ISBN etc.): 1124-3651 Chiave di citazione BibTeX: Ferrara2008 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Infermieristica clinica, Strutture sanitarie Sottocategorie: Epidemiologia, Prevenzione, Servizio dipendenze patologiche Keywords: Educazione sanitaria, Promozione della salute Autori: Ferrara, Gentile, Langiano, Ricciardi, De Vito Collezione: Educazione sanitaria e promozione della salute |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Obiettivo: fornire conoscenze scientificamente corrette sui meccanismi di azione delle droghe e valutare le conoscenze dei militari di leva sull’interazione tra droga e cervello, e indagare sul loro consumo. Materiali e metodi: è stato selezionato un campione casuale di 350 militari a cui è stato somministrato un questionario a scelta multipla, prima della visita. Risultati: il 79,4% dei partecipanti ritiene la droga una sostanza in grado di alterare l’attività psichica e comportamentale del consumatore. Eroina, LSD, crack, ecstasy, cocaina e allucinogeni sono considerate le droghe più dannose rispettivamente dal 76,5%, 53,7%, 52,2%, 48,1% e 34% dei militari. Sono erroneamente considerate meno anfetamine, alcol, hashish e marijuana. Il cervello è per il 93,2% dei marinai della sede napoletana e per l’87,6% della sede romana, l’organo su cui agiscono prevalentemente le sostanze di abuso. Il 25,6% ha affermato di aver provato qualche sostanza. Dei militari che hanno dichiarato di aver fatto uso di droghe, il 59,5% usa hashish, il 50% alcol. Il 7,1% dichiara di utilizzare eroina e LSD. Per quanto attiene il luogo del consumo, il 66,7% afferma di prediligere come occasione le feste, infine il 54% dei militari ha rivelato di essere fumatore. Conclusioni: i dati confermano una conoscenze consolidata in campo preventivo, secondo cui gli interventi più efficaci di educazione sanitaria per la prevenzione delle tossicodipendenze sono quelli che utilizzano tecniche di tipo cognitivo-comportamentale, nell’ambito di un approccio di tipo comunitario, che coinvolga genitori, mass media, politici e leaders. Added by: Laura Soldà |