Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Stellato A. La sicurezza dell’infermiere e del cliente. AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria 2005;17(1):79–90.
Added by: Daniela Trinca (04/05/2009 11:23:46) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Stellato2005 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Legislazione Sottocategorie: Legislazione sanitaria, Sicurezza Autori: Stellato Collezione: AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria |
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Allegati | URLs http://www.aicoitalia.it |
Abstract |
La malattia professionale era considerata come un evento possibile del lavoro. Il legislatore e il medico erano interessati più al problema del danno avvenuto che alla prevenzione di questo. Oggi la malattia professionale è considerata oltre che come danno alla persona, come danno alla collettività. L’aspetto delle malattie professionali non è più legato solo allo scritto del legislatore, ma lo stesso dirigente, qualora si trovi di fronte ad una nuova attività o sostanza capace di creare danni al lavoratore, è obbligato a servirsi di ogni forma di revisione affinché venga eliminato il nuovo rischio professionale. Il lavoratore è responsabilizzato alla tutela della salute, grazie alla formazione e informazione obbligatoria. Tra i settori ospedalieri storicamente più esposti a rischi professionali vi è il gruppo operatorio. I rischi che si osservano frequentemente in sala operatoria sono il rischio: allergico, biologico, chimico/tossico, da inalazione di gas anestetici; fisico, da radiazioni ionizzanti o da scossa elettrica; e meccanico da sollevamento manuale dei carichi. Anche il paziente è suscettibile, oltre ai rischi legati all’atto chirurgico e all’anestesia, a rischi come ustioni, infezioni nosocomiali e lussazioni o paresi di nervi per un posizionamento errato sul tavolo operatorio. (A cura di Daniela Trinca). Added by: Daniela Trinca Last edited by: Daniela Trinca |