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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Bassotti D. Accoglienza del paziente in sala operatoria. AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria 2005;17(2):137–146. 
Added by: Daniela Trinca (04/05/2009 11:19:53)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Bassotti2005
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Categorie: Infermieristica specialistica
Sottocategorie: Infermieristica in chirurgia, Infermieristica in chirurgia
Autori: Bassotti
Collezione: AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria
Visualizzazioni: 1/3090
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Allegati     URLs     http://www.aicoitalia.it
Abstract     
Una buona accoglienza del paziente in sala operatoria inizia dall’unità operativa di appartenenza, con una corretta e adeguata informazione che serve a preparare psicologicamente il paziente riducendo lo stress. All’arrivo il paziente viene trasferito tramite transfer o passamalati, all’interno della sala operatoria nella zona filtro. L’utilizzo del passamalati contribuisce al mantenimento della condizione di asepsi del reparto operatorio oltre a ridurre il rischio di patologie croniche del rachide per i lavoratori.
La procedura per l’ammissione dell’operando in sala operatoria dovrebbe avvenire solo a condizione che il nominativo sia nella lista operatoria. Verificato ciò si deve procedere provvedendo a controllare che l’ammalato non sia portatore di protesi dentarie, sia a digiuno, non indossi oggetti in metallo, le unghie siano prive di smalto, e la cartella clinica sia completa. La cartella infermieristica è parte integrante della cartella clinica, e registra le diagnosi infermieristiche e il piano di assistenza al paziente operando.
Nei bambini di età inferiore ai 18 mesi gli aspetti cognitivi della preparazione all’intervento sono limitati, ma i bambini che si avvicinano ai due anni di vita comprendono di trovarsi in un ambiente estraneo. Tra i due e i sette anni invece possono richiedere maggiori informazioni.
(A cura di Daniela Trinca).
Added by: Daniela Trinca  Last edited by: Daniela Trinca