Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Dante Angelo, Checchi A. Applicazione del Clinical Pathway nella gestione del paziente con piede diabetico. International nursing perspectives 2008;8(3):109–112.
Added by: Teresa Compagnone (06/04/2009 12:24:25) Last edited by: Teresa Compagnone (21/04/2009 15:36:13) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista ID no. (ISBN etc.): 1592-6478 Chiave di citazione BibTeX: Dante2008 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Continuità assistenziale, Infermieristica basata sulle prove di efficacia, Prevenzione Autori: Checchi, Dante Collezione: International nursing perspectives |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione. Il diabete mellito è una malattia di notevole impatto sociale per l’entità della sua diffusione e la gravità delle sue complicanze. La prevalenza di ulcere del piede nei soggetti diabetici è stimata attorno al 4-10% nei Paesi sviluppati. Lo scopo di questa revisione è chiarire se l’utilizzo di un clinical pathway può migliorare gli esiti nella gestione di persone con piede diabetico. Materiali e metodi. E’ stata effettuata una ricerca della letteratura sulle banche dati Medline e Cinahl, utilizzando come key words: “diabetic foot”, “clinical pathway” e “clinical protocols”. Sono stati considerati gli articoli pubblicati nel periodo 1997-2007 che mettevano in relazione l’applicazione del clinical pathway con esiti clinici (tasso di amputazione, riammissioni a 30 giorni, tasso di mortalità) e/o economici. Risultati. Vi è consenso unanime sul fatto che la strategia ottimale per la gestione delle persone con piede diabetico si basi su alcuni concetti chiave quali: l’utilizzo di un clinical pathway, la prevenzione, lo screening, una dettagliata anamnesi (patologica, psicosociale), l’educazione sanitaria a paziente e familiari, il gruppo multidisciplinare, il lavoro di squadra, le competenze specifiche. L’utilizzo di un clinical pathway migliora sensibilmente le modalità di gestione delle persone con piede diabetico e riduce sensibilmente i tassi di amputazione. Discussione. La letteratura analizzata evidenzia una significativa riduzione di alcuni outcome clinici (amputazione, riammissioni a 30 giorni e degenza media). Tuttavia gli studi sono stati condotti in realtà non confrontabili e con criteri d’inclusione non sempre uguali. E’ difficile dunque stabilire con certezza quanto l’utilizzo del clinical pathway, nei diversi contesti assistenziali, influenzi gli esiti clinici nel paziente con piede diabetico. Ciò evidenzia la necessità di effettuare ulteriori ricerche nello specifico settore. Added by: Teresa Compagnone Last edited by: Teresa Compagnone |