Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Festini Filippo, Bisogni Sofia, Galici Valeria, Neri Stella. La segnalazione volontaria di eventi avversi da parte di infermieri in un ospedale pediatrico: studio pilota. Assistenza infermieristica e ricerca 2008;27(1):27–32.
Added by: Alessandro Pizzalla (03/09/2008 15:43:08) Last edited by: Alessandro Pizzalla (29/08/2009 09:59:22) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Festini2008b Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Management Sottocategorie: Risk management, Sicurezza Keywords: Risk management Autori: Bisogni, Festini, Galici, Neri Collezione: Assistenza infermieristica e ricerca |
Visualizzazioni: 1/1852
Indice di Visite: 19% Indice di Popolarità : 4.75% |
Allegati | URLs http://www.air-online.it |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). La segnalazione volontaria di eventi avversi (SVEA) o Incident Reporting si è andata sempre più diffondendo come strumento per monitorare e quindi prevenire gli eventi avversi (EA). In Italia le esperienze sono ancora scarse e in molte regioni del tutto assenti. Obiettivi di questo studio pilota sono stati testare la praticabilità di un sistema di SVEA in una popolazione di infermieri di un ospedale pediatrico e fare una prima mappatura delle situazioni a rischio per la sicurezza dei pazienti per impostare azioni correttive. Metodi. Agli infermieri di 3 reparti è stato chiesto di segnalare attraverso una scheda cartacea anonima gli EA con o senza danno al paziente, quasi EA (near misses) e azioni insicure o situazioni di potenziale rischio. I risultati sono stati riportati in forma aggregata agli infermieri in riunioni di reparto, nelle quali sono stati discussi i possibili interventi da attuare. Risultati. Lo studio si è svolto da aprile ad agosto 2006. hanno partecipato 87 infermieri. Sono state fatte 48 segnalazioni (1/3 firmate e 2/3 anonime). Venti (41.6% ) SVEA riguardavano azioni insicure o rischi potenziali, 11 quasi errori o quasi incidenti, 15 eventi senza danno al paziente e 2 con danno al paziente. In 23 casi l’evento ha coinvolto il paziente. Le principali SVEA hanno riguardato la terapia nel 62.5% dei casi, le modalità di erogazione dell’assistenza nel 14.5%, strutture, organizzazione e apparecchiature nell’8.3%, documentazione clinica nel 6.3%. Nel 40% dei casi, gli EA si sono verificati nella prima o nell’ultima ora del turno. Tra gli EA più frequenti sono stati segnalati la mancata somministrazione della terapia, di farmaci diversi, ad orari diversi o per una via diversa rispetto a quanto prescritto. Conclusioni. Il nostro studio pilota conferma che gli infermieri sono generalmente ben disposti verso le iniziative di SVEA e suggerisce che per ottenere risultati adeguati occorre garantire l’anonimato e la non punibilità del segnalatore. Added by: Alessandro Pizzalla Last edited by: Alessandro Pizzalla |