Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
D'Errico Marcello M, Barbadoro Pamela, Manso Esther, Martini Enrica, Prospero Emilia, Savini Sandra. Gli interventi di controllo delle infezioni in area chirurgica l'esperienza nell'azienda ospedaliero - universitaria ospedali riuniti di Ancona. Giornale italiano delle infezioni ospedaliere 2005;12(2):72–78.
Added by: Eleonora Bruno (21/08/2008 14:06:46) Last edited by: Teresa Compagnone (02/11/2009 18:22:39) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: DErrico2005 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Igiene e tecnica ospedaliera, Infermieristica in chirurgia, Infermieristica intraoperatoria, Infermieristica post operatoria Keywords: Infezioni correlate all'assistenza Autori: Barbadoro, D'Errico, Manso, Martini, Prospero, Savini Collezione: Giornale italiano delle infezioni ospedaliere |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). La comparsa di ceppi multiresistenti, in particolare MRSA e VRE è un evento sempre più frequente, soprattutto nei reparti che ospitano pazienti ad alto rischio come quelli chirurgici. La pericolosità di tale fenomeno è legata all’aumento della mortalità e della morbilità per i pazienti, all’incremento dei costi dell’assistenza sanitaria, alla progressiva riduzione di efficacia delle terapie disponibili. In questo contesto, le pratiche di controllo delle infezioni assumono un ruolo centrale nel contenimento della circolazione dei multiresistenti nei reparti chirurgici. La strategia più efficace, secondo la nostra esperienza è quella dell’approccio multidisciplinare, un programma di:sorveglianza attiva delle infezioni del sito operatorio e di razionalizzazione della profilassi antibiotica, unitamente al monitoraggio della circolazione dei multiresistenti in ospedale, alla formazione degli operatori sanitari, ma soprattutto alla completa coesione ed unità di intenti tra Direzione ospedaliera, chirurghi, farmacisti, igienisti, infettivologi e microbiologi clinici ha permesso di contenere il fenomeno, ottenendo risultati più che incoraggianti. Added by: Eleonora Bruno Last edited by: Teresa Compagnone |