Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Ferraretto Francesca, Salmaso Daniele, Pegogaro Chiara. Continuità assistenziale: analisi e confronto tra un servizio infermieristico di assistenza domiciliare italiano ed uno svedese, in base ai criteri del Canadian Council on Health Accreditation. Professioni infermieristiche 2005;58(2):80–82.
Added by: Tania Diottasi (19/08/2008 11:51:23) Last edited by: Tania Diottasi (18/10/2009 16:57:07) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Ferraretto2005a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica di comunità, Metodologia dell'assistenza infermieristica, Strutture sanitarie Sottocategorie: Assistenza domiciliare integrata (ADI), Continuità assistenziale Autori: Ferraretto, Pegogaro, Salmaso Collezione: Professioni infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Uno degli obiettivi del documento Health 21, approvato dall’Assemblea Mondiale della Sanità, Regione Europa, si propone di creare entro l’anno 2010 un sistema sanitario integrato, dove la popolazione della regione possa contare su un migliore accesso ai servizi di salute orientati alla famiglia ed alla comunità. In linea con le tendenze delle nazioni europee, di apertura sempre maggiore al confronto, la ricerca si pone, come obiettivo centrale, l’analisi parallela del livello di continuità assistenziale e integrazione di un Servizio Infermieristico di Assistenza Domiciliare italiano ed un servizio di cure domiciliari svedese. La ricerca è stata costruita partendo da un progetto di accreditamento sanitario che la Regione Veneto ha avviato con la collaborazione del Council On Health Services Accreditation (Cchsa) di Ottawa. L’analisi condotta ha messo in evidenza la completezza dell’offerta dei servizi territoriali a domicilio presenti nella realtà padovana. Il confronto con la realtà svedese ha messo però in luce alcune lacune e potenzialità di sviluppo del servizio italiano che coinvolgono principalmente l’integrità di trascrizione delle informazioni sul paziente e la continuità della loro comunicazione, specie in campo infermieristico. Un’ulteriore potenzialità di sviluppo italiana riguarda la continuità di metodo, tra le unità operative stesse e con il territorio che sarebbe raggiungibile tramite l’utilizzo di linee guida e protocolli infermieristici comuni per la gestione di situazioni assistenziali standard. Dall’analisi dei due servizi europei è risultato che è la figura dell’infermiere ad avere il ruolo più determinante al fine di un miglioramento della qualità delle cure. Added by: Tania Diottasi Last edited by: Tania Diottasi |