Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Fagioli V., Pulejo C., Mazzaroni Ombretta, Morini S. Importanza dell’integrazione tra valutazione assistenziale e valutazione delle capacità motorie in soggetti anziani. International nursing perspectives 2001;1(1):32–38.
Added by: Teresa Compagnone (29/07/2008 10:34:45) Last edited by: Teresa Compagnone (12/10/2009 10:03:55) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista ID no. (ISBN etc.): 1592-6478 Chiave di citazione BibTeX: Fagioli2001a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica specialistica, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Infermieristica in geriatria, Valutazione infermieristica Keywords: Riabilitazione Autori: , Fagioli, Mazzaroni, Morini, Pulejo Collezione: International nursing perspectives |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione. Il bisogno di movimento è quello che nell’anziano subisce maggiori alterazioni causando perdita graduale di autonomia. Questo studio, nato da una collaborazione dell’Area di Nursing dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e l’Istituto Universitario di Scienze Motorie di Roma, si pone l’obiettivo di integrare la valutazione funzionale infermieristica con la valutazione di specifiche capacità fisiche in soggetti anziani al fine di ottimizzare i successivi interventi assistenziali e riabilitativi. Metodi. Lo studio è stato condotto presso una casa di riposo; hanno aderito volontariamente 21 soggetti, di cui 19 donne e 2 uomini, con una età compresa tra 72 e 90 anni (età media 80 ¬+/-3.7). Per la valutazione infermieristica degli anziani è stata utilizzata la scheda funzionale Valgraf, mentre gli educatori fisici hanno utilizzato strumenti tratti da batterie di test (AAHPERD, ALFFE e GFE). In particolare con la scheda Valgraf sono state valutate: le attività di vita quotidiana (ADL), le attività strumentali di vita quotidiana (IADL), la mobilità, la memoria e gli aspetti psicologici. Con i test fisici è stato possibile esaminare: il tempo di reazione ad uno stimolo, la forza isometrica dell’arto superiore, la mobilità articolare scapolo-omerale, l’equilibrio statico ad occhi chiusi ed ad occhi aperti e l’equilibrio dinamico in avanti e indietro, l’agilità, la coordinazione dinamica oculo-manuale. La scelta di entrambe le valutazioni è stata motivata dalla facile applicazione e da un ridotto impiego di tempo. Risultati. La valutazione funzionale ha messo in evidenza che il 63.6% dei soggetti era completamente autonomo nelle ADL/IADL, il 50.3% nella mobilità, il 71.5% non presentava deficit di memoria e solo nel 20.5% non sono stati riscontrati problemi psicologici. Il confronto tra questi dati e quelli ottenuti dai test di capacità fisica ha mostrato delle relazioni significative tra alcuni aspetti delle diverse valutazioni. Conclusioni. L’integrazione delle due valutazioni ha permesso di effettuare una più attenta analisi delle capacità funzionali e fisiche dei soggetti anziani e quindi di pianificare interventi assistenziali finalizzati al mantenimento dell’autonomia e di stabilire un programma di rieducazione fisica mirato. Added by: Teresa Compagnone Last edited by: Teresa Compagnone |