Indice della
Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

[banca dati bibliografica]

E' in corso un aggiornamento, si prega di sospendere i lavori di indicizzazione fino alla rimozione del presente avviso
       
Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma

Risorse di WIKINDX

Canova Francesco, Rocco Silvestro, Maccà Silvia, Casarotto Roberta. Progetto di educazione alimentare mediante peer education in una scuola secondaria superiore di Padova. Educazione sanitaria e promozione della salute 2008;31(1):39–55. 
Added by: Laura Soldà (13/07/2008 18:39:57)   Last edited by: Laura Soldà (17/09/2008 19:36:53)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
ID no. (ISBN etc.): 1124-3651
Chiave di citazione BibTeX: Canova2008
Invia la risorsa per email ad un amico
Categorie: Igiene, Scienze della formazione
Sottocategorie: Didattica, Epidemiologia, Sicurezza alimentare
Keywords: Educazione sanitaria, Promozione della salute
Autori: Canova, Casarotto, Maccà, Rocco
Collezione: Educazione sanitaria e promozione della salute
Visualizzazioni: 1/1959
Indice di Visite: 20%
Indice di Popolarità: 5%
Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall’articolo).
Obiettivo: sottoporre a valutazione l’impiego della metodologia “peer education” nell’educazione alimentare in una scuola media superiore.
Metodologia: il gruppo interessato, età media di 16 anni, un gruppo da sottoporre a sperimentazione e un gruppo di controllo. Ai due gruppi è stato somministrato un questionario di partenza strutturato in due parti, la prima su 25 items relativi alle conoscenze rispetto agli alimenti e la seconda relativa alle abitudini. È stato valutato il BMI (indice di massa corporea). Metodo educativo peer education.
Risultati: il gruppo in sperimentazione ha aumentato in modo significativo le proprie conoscenze rispetto al gruppo controllo. L’intervento educativo ha portato a un aumento delle risposte esatte, significativo per i maschi, altamente significativo per le femmine. Il giudizio sulla qualità dell’insieme dell’esperienza è stato altamente positivo. Gli autori ritengono, tuttavia, che i risultati sarebbero potuti essere migliori, se i ragazzi “peer educator”avessero lavorato più come gruppo e fossero stati maggiormente coinvolgenti con i loro compagni di classe.
Added by: Laura Soldà  Last edited by: Laura Soldà